| Ok, magari definirlo bello potrebbe essere considerato esagerato, ma resta un film piacevole. Devo dire che mi ha spiazzato o meglio, durante l'arco della visione della pellicola, non sapevo se utilizzare una chiave di lettura oppure un'altra. Osservandolo come una parodia dell'action-movie americano, in cui il protagonista Hubert (Jean Reno) dissacra in maniera pesantissima quella figura americana dell'eroe alla "John Wayne", risulta piacevolmente umoristico e satirico, aiutato dal contributo di Michel Muller (visto in Train de Vie, film anticonformista sulla Shoah che consiglio). Questa coppia, infatti, ci regala attimi di comicità esilaranti, a discapito di una prevedibilissima sceneggiatura che, se non fosse stato per la durata breve del film e per una più che buona interpretazione degli attori, avrebbe finito tediando esageratamente gli spettatori. L'altra chiave di visione, invece, è costituita dalla coppia Besson/Reno. Se ci si aspetta di vedere un Leon un po' invecchiato e ancora più maturo, ci si sbaglia assolutamente e l'ibridismo tra comicità, azione e sentimentalismo del film rende tutto un po' pasticciato e poco intrigante, banale e un po' grottesco. Yumi (Ryoko Hirosue, la figlia di Hubert, diventata famosa proprio grazie a questo film (ma è la classica attrice da dorama, dramma televisivo, giapponese, un po' j-pop e per nulla brillante), annoia lo spettatore con le sue moine e i suoi atteggiamenti ridondanti. Personalmente ho preferito utilizzare la prima chiave di visione, per cui per me è stata una piacevole visione, aiutata anche da un'ottima scelta delle musiche (personalmente ho shazammato Rasen di Chihiro Onitsuka, pazzesca!), varie e sempre calzanti. Al contrario, invece, la pessima fotografia e i continui primi piani proposti mi hanno fatto girare un po' le scatole. Tutto sommato è un film carino comunque, vedetelo se "passa per tv"
IPSE DIXIT:
Hubert: "Col tempo tutti i ricordi diventano belli." |
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