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CITAZIONE (~alyps~ @ 17/4/2023, 22:08) E io invece, se io ero curiosa prima, dopo aver visto trailer sono molto indifferente 
Sono molto contenta che il trailer fosse bruttino e non rivelasse troppo (edit: io ho visto questo postato in questo topic, non quello principale che rivela tutta la trama  ) perché sono andata al cinema con aspettative molto basse e, ammetto, trascinata più dal marketing insistente, dalla noia di stare a casa e dalla mancanza dell'esperienza in sala che da un reale interesse per il film... non ho simpatie per Greta Gerwig regista, mi sono piaciuti poco sia Piccole Donne sia Lady Bird, pensavo che questo film fosse una commercialata per riportare in auge le Barbie (ok questo in effetti lo è, ma non solo) ammantata di superficiale femminismo... poi mi dava vibes di un film che avevo detestato, Don't worry darling!
Fatta questa (inutile) premessa sono stata felicissima di ricredermi! 
Mi ha fatto un po' l'effetto di The Lego Movie (che ho adorato!), con cui ha qualche somiglianza, per il fatto che il mondo reale influenzi quello che accade in uno spensierato mondo di giocattoli e per la quantità inarrestabile di gag divertenti.
Si ride tantissimo, è una commedia perfettamente riuscita, che sfrutta inizialmente l'effetto nostalgia per riportare nel plasticoso mondo delle Barbie (ho trovato geniale e adorabile la parte iniziale in cui vediamo le Barbie vivere a Barbieland come se fossero giocate, quindi svolgere azioni per finta e fare discorsi da bambine!), ma soprattutto Barbie è un'inarrestabile, sarcastica, riuscita critica sociale sulla rappresentazione di genere e lo scontro tra sessi. Il fatto che sia molto esplicita e martellante normalmente sarebbe un punto a sfavore, ma tutto il film è così iperbolico e surreale, i personaggi, sia femminili sia maschili, sono per definizione degli stereotipi viventi, che tutte le gag, pungenti e azzeccate, sono in linea con i toni parossistici del film, di cui ho apprezzato il contrasto tra la comicità acida e l'estetica zuccherosa. Normalmente certe citazioni stroppierebbero (addirittura scomodare 2001 Odissea nello spazio!), così come le parti di rottura della quarta parete, anche abbastanza ovvie, però devo dire che è tutto furbescamente così esagerato, così ben valorizzato a livello di tempi comici e di assurdità, che alla fine risulta esilarante. A livello di trama e di sottotesto è un film molto più intelligente e stratificato di quanto avrei immaginato; forse anche fin troppo, perché, a freddo, mi rendo conto che non sempre tutte le provocazioni e gli spunti che sono stati tirati in ballo abbiano poi trovato uno sviluppo degno; forse con così tanta carne al fuoco era veramente un'impresa impossibile! Mi riferisco in particolare al viaggio di formazione di madre e figlia umana nel mondo delle Barbie... secondo me questi due personaggi avevano delle potenzialità e uno spessore che sarebbe stato interessante sviluppare maggiormente, anche solo a fini comici (l'adolescente che odia le Barbie per come è entrata a gamba tesa nel film, sciorinando considerazioni acidissime, è diventato istantaneamente uno dei miei personaggi preferiti), ma dare il giusto spazio a loro, oltre che alla storia di Barbie che diventa umana e Ken che vuole insediare il patriarcato a Barbieland, sarebbe stato fare un film nel film. Infatti la loro storyline è quella più sacrificata, quella che si risolve molto in fretta e facilmente ed è puramente al servizio di una svolta di trama (devono istruire le Barbie a riprendersi Barbieland).
A parte questa perplessità, la genialità del film sta però nel giocare con il rovesciamento di ruoli di genere tra Barbieland e il mondo reale. Nel primo Ken è "la donna" del mondo reale e Barbie ha la stessa considerazione e potere dell'uomo, nel secondo il contrario, ed entrambi i personaggi vivranno la frustrazione di un sistema fondato sulla dominanza di un genere opposto, la scoperta che esiste un'alternativa (chi più dolorosa, chi più esaltante), nonché il percorso per cambiare lo status quo. In particolare è efficace il fatto che Ken viva le frustrazioni del genere femminile a Barbieland, con il pretesto che Ken sia effettivamente pensato come un accessorio nel mondo di questi giocattoli per bambine, in modo da fornire un doppio binario di immedesimazione. E il Ken di Ryan Gosling, per quanto sia un personaggio stupido e macchiettistico, è esilarante e anche trattato con la giusta ironia (che prevede anche un pizzico di indulgenza), in quanto viene rappresentato comunque come un personaggio sofferente e in difficoltà, tanto quanto Barbie, e anche nella seconda parte non è un villain bidimensionale.
Altro pregio è l'autoironia sull'immagine stessa della Barbie, che nel film passa da essere un'icona rivoluzionaria che insegna alle bambine ad essere ciò che si vuole, ad essere smitizzata come illusione totalmente distante dalla realtà, ideata sì da una donna, ma fagocitata da logiche di mercato maschili; dall'essere un simbolo di una femminilità frivola, oggettificata e sessualizzata, corrispondente a canoni di bellezza e perfezione dannosi, a diventare un'icona di stile camp, volutamente kitsch ed esagerata, da rivendicare con orgoglio, facendo dello svilimento del rosa e di tutto ciò che è femminile, giocoso, artificiale quasi una bandiera. Esattamente quello che è successo poi al cinema con le persone vestite di rosa, frutto di un'operazione di marketing riuscitissima, che secondo me corrisponde in misura minore ad una reale passione per il mondo delle Barbie, quanto ad un gioco divertito di rovesciamenti, come quello messo in atto dal film.
Barbie è tutto questo, senza prendersi troppo sul serio (la strada migliore per affrontare un argomento molto serio), perché tutto è filtrato attraverso la lente dell'ironia, e anche la critica espressa in modo più serio è comunque una parodia.
Ultimo, ma non meno importante, è un film favoloso da guardare. Scenografie pazzesche, costumi incredibili, bellissime coreografie. Si vede molto divertimento alla base della ricreazione del set di questo film e anche genuino divertimento tra gli attori, tutti in parte e azzeccati. Anche se mi sembra palese che quello che si sia divertito più di tutti è Ryan Gosling!  Perfettamente a suo agio come Ken stupido, villain del film, uomo fragile e incompreso, rinato e sollevato, ballerino, cantante e leader di una rivoluzione! Perfetta Margot Robbie come Barbie finta e un po' robotica, Barbie umana, Barbie fragile, Barbie determinata e femminista... semplicemente favolosa! E poi ho un debole per Michael Cera, bastava che apparisse e mi veniva da ridere...
Ora elenco in disordine le scene che più mi hanno divertito, lasciano a Mari il compito di trascrivere le citazioni
- la sopraccitata parte iniziale con Barbie a Barbieland, soprattutto mattina prima e dopo i pensieri di morte con relative canzoncine! - la parte del mansplaining e soprattutto la parte del Patrigno xD - la pubblicità della Barbie depressa - tutte le scene con la Barbie Stramba, meravigliosa! - la citazione di Matrix con la scarpa col tacco e la Birkenstock - Casa villa dojo mojo e qualsiasi parte con cavalli random - La comparsa del primo sirenetto (che è John Cena!) - la surreale riunione del consiglio di amministrazione della Mattel - Michal Cera- Allan che avverte che hanno tempo di fuggire prima che i Ken si accorgano che il muro va costruito in orizzontale e non in verticale - tutti i numeri musicali! |
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colpa mia a non aver messo il trailer giusto ahahahahh
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