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Annachì
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Chi vive? Uomini diventati briganti. Comprato ad una sagra di paese con la speranza vana che mi desse qualche info appassionante sulla storia del brigantaggio in abruzzo è invece un libro inutile e confuso, dove l'autore passa più tempo a descrivere le sue ricerche che a raccontarci le storie dei briganti e dove la presa di posizione (che il brigantaggio sia nato in seguito allo sfruttamento imposto sulle nostre terre dal governo piemontese e che abbia avuto l'appoggio di buona parte della popolazione locale), che in teoria ritengo anche valida, viene presentata in maniera talmente incoerente, fastidiosa e priva di fondamenti da farti parteggiare per i Savoia. A tutto ciò si unisce una specie di pensiero retrogrado per cui "i giovani di oggi sempre attaccati al telefono mentre io andavo a funghi con mio nonno nei boschi" che rende l'insieme ancora meno digeribile. E tanto per concludere, è anche scritto malissimo, avrebbe decisamente avuto bisogno di un editor. Per fortuna è veramente corto come libro, in un'ora lo strazio finisce, e questo è l'unico pregio.
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