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E alla fine, più di un mese dopo, il cinema all'aperto è stato fatto su richiesta della sottoscritta per vedere precisamente questo film!
Vi dirò, la prima visione mi ha lasciata... non dico delusa, perché è una parola troppo forte, ma sicuramente mi è mancato tutto il tempo qualcosa: per quanto i personaggi fossero deliziosi, lo scenario incredibile, la storia mi è sembrata banale e già vista, mi aspettavo un livello di profondità, uno stupore che non è mai arrivato. Con la seconda non è che abbia cambiato drasticamente idea (volevo per curiosità vedere come suonava in originale e ho finito per rivedermelo tutto!), però sicuramente è stata una visione meno carica di aspettative, semplicemente più abbandonata al piacere dei piccoli dettagli. E questo, per quanto mi riguarda, è l'unico modo in cui posso godere di questo rinfrescante, incantevole, nostalgico film su una terra e un periodo storico che traboccano vivacità, allegria, italianità da ogni singolo, dolcissimo particolare. In effetti mi sono proprio beata, innanzitutto dell'aspetto dei tritoni e della loro trasformazione nell'acqua limpida e azzurrissima, ma specialmente della rappresentazione di Portorosso (una fusione tra Portovenere e Monterosso), ispirata se non erro a Vernazza, ma potremmo dire più semplicemente alle Cinque Terre. Dal ricorrente piatto fumante di trenette al pesto (da me mangiate con gusto il giorno seguente, con il pesto fatto con il profumatissimo basilico dell'orto), alle vecchiette sulle sedie in strada che commentano, ai nonnini che giocano a scopa al bar, ai vicoletti, cortili e botteghe che si aprono tra mura dall'intonaco colorato, all'espresso della moka che fa capolino, all'ossessione per il pallone, alle Vespa tricolori nei sogni ad occhi aperti ispirati alle campagne italiane... tutto è un tripudio di colori, di personaggi caratteristici, di cibi di cui sembra di sentire profumo, calore, consistenza! Per non parlare delle citazioni cinematografiche (il poster della Strada e la barca Gelsomina, quello di Vacanze Romane, la foto di Mastroianni ammiccante) e le musiche italiane! Infatti non avrei problemi a riguardarlo subito una terza volta proprio per riassaporare tanta bellezza... che poi è un mix di ricordi d'infanzia, del mio viaggio nelle Cinque Terre, di sensazioni familiari... Senza contare il senso di spensieratezza, di estate, di avventura!
Certo, rimane il fatto che la storia avrebbe potuto lasciare quel qualcosa in più, e che secondo me non è all'altezza degli standard dei film Pixar, che solitamente mi emozionano e mi sorprendono con un'evoluzione della trama e un messaggio non scontati. La storia di formazione qui è molto semplice e già vista, il messaggio prevedibile e lo svolgimento è fin troppo facile, senza particolari ostacoli o imprevisti. E tutto ciò, vista la bella cornice, visto che i personaggi sono adorabili, dai protagonisti al padre baffuto al gatto sospettoso, all'entusiasta e intraprendente Giulia... sa un po' di occasione mancata. Mi è sembrato quasi di non aver conosciuto i personaggi, come se avessi avuto poco tempo a disposizione, mentre ad es. Alla ricerca di Nemo dura quei 5 minuti in più e sia la storia di amicizia, abbandono, riconciliazione tra Marlin e Dory, sia il rapporto figlio-genitore tra Marlin e Nemo... sono di un livello completamente diverso in termini di profondità, emozione, unicità... per non parlare di tutti i personaggi secondari che hanno avuto il tempo di rimanere impressi, senza che fossero solo una cornice pittoresca. Il finale un po' sbrigativo poi, in cui l'accettazione del diverso passa in maniera così facile e repentina, senza quasi neanche una parola, mi è sembrato... come sgonfiato, senza quel pathos, quell'emozione necessaria a far passare un messaggio forte e che colpisse! Perché non è che mi aspetti sempre chissà quale messaggio innovativo, può anche essere molto semplice, ma gli si può imprimere una forza, una coloritura nuova ogni volta. In questo caso poi c'era l'occasione non colta di affrontare, in maniera adatta ad un cartone ovviamente, il tema dell'immigrazione (che guarda caso in Italia passa proprio per il mare), della mescolanza di culture. Ma in generale i personaggi secondo me non hanno un grande spessore, i sentimenti sono molto netti (la gelosia, il senso di abbandono, l'essere considerato un diverso), le dinamiche sono annunciate e si passa molto facilmente da un sentimento, da una decisione all'altra. Tra questi credo che Alberto, mio personaggio preferito e sicuramente un bel personaggio... avesse molto più potenziale di quello che è emerso. I genitori di Luca sono quelli che meno mi hanno convinta... ok penso che i loro tentativi di scovare il figlio fossero divertentissimi, ma che soprattutto la migliore battuta del film sia "Ugo!" quando vedono il poster della creatura della laguna nera al cinema... ma non mi è piaciuta proprio l'idea (stravista) che volessero proteggere il figlio perché il mondo là fuori era pericoloso, che volessero segregare il loro figlio negli abissi con uno zio mezzo matto pur di non farlo salire in superficie... sarebbe bastata magari anche una qualche backstory dietro alla loro inflessibilità. Mi sono piaciuti però alcuni piccoli dettagli mi verrebbe da dire "moderni"... cioè il fatto che i genitori di Giulia fossero separati (e non come in quasi tutti i cartoni, che l'altro genitore fosse morto/avesse abbandonato il figlio), l'ho trovato più realistico... e che il padre fosse senza un braccio non perché gliel'avesse mangiato un mostro o una creatura marina (come ci si aspetterebbe da un marinaio)... lui anzi ci scherza sopra... ma che fosse semplicemente così dalla nascita!
In sostanza comunque un film che è una goduria per gli occhi, scanzonato, spensierato e che è piacevolissimo anche per i personaggi, la storia tenera... però ormai, anche se è tutto molto carino, sento sempre che mi manca qualcosa quando non trovo la scintilla, la magia, la raffinatezza di questa casa di produzione. Onward, che avevo subito detto non essere tra i migliori Pixar, lo trovo superiore di Luca, perché ho trovato i rapporti tra personaggi più profondi e originali. Vero anche che avevo manifestato delle perplessità simili su Coco e poi la seconda volta è scattato qualcosa e ora è uno dei miei Pixar del cuore!
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