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Titolo originale: 17 Filles
Nazione: Francia
Anno: 2011
Genere: Drammatico
Durata: 90'
Regia: Delphine Coulin, Muriel Coulin
Produzione: Archipel 35
Distribuzione: Teodora Film
Data di uscita: 23 Marzo 2012 (cinema)
Cast: Louise Grinberg, Juliette Darche, Carlo Brandt, Roxane Duran, Esther Garrel, Noémie Lvovsky, Yara Pilartz, Solène Rigot, Florence Thomassin
Trama:
In una piccola città francese sull’Atlantico, diciassette ragazze dello stesso liceo prendono una decisione eclatante: rimanere incinte tutte insieme. Quello che sembra un gioco provocatorio si rivelerà un gesto d’amore e di ribellione, una scelta di libertà capace di andare oltre ogni pregiudizio.
Link utili:
ImdbTrailer:
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Carinissimo!! soggetto incredibile tratto da una storia vera, appassionante e affrontato con una delicatezza e una sensibilità che hanno solo (esagero, ma un po' è vero) i francesi... le registe dovevano amare le piccole attrici, in particolar modo la protagonista, per dirigerle così meravigliosamente, inquadrarle con tanta raffinatezza, poesia e intimità. Lo stile asciutto e pulito, la musica essenziale, ma azzeccata, la recitazione naturale e la sceneggiatura credibile rendono il film molto autentico e genuino.
Mi ha lasciato un po' perplessa il fatto che il film fosse interamente incentrato sul punto di vista delle ragazze... completamente trascurato quello dei ragazzi, praticamente assenti, e quello delle famiglie, fatta eccezione per qualche breve scena. C'è una scena invece molto simpatica sul punto di vista degli insegnanti, quella della tavola rotonda nella riunione -credo- straordinaria. Ho l'impressione che sia sempre frutto del grande amore delle registe per queste ragazze, sempre riprese in intensi primi piani, protagoniste circondate da bellissimi paesaggi in molte inquadrature... però secondo me distogliere un po' lo sguardo da loro e dare più spazio ad altre voci avrebbe reso il film decisamente più completo.
Finale dolceamaro, lascia con una sensazione di malinconia che rimane per diverso tempo dopo la visione. Consigliato!!. -
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Mi è piaciuto molto!
Anche se credo che abbia diversi difetti, come il non spiegare con sufficiente chiarezza la decisione delle ragazze ma sopratutto il non presentare nessun altro punto di vista (in tutte le scene in cui compaiono gli adulti non sono altro che macchiette, messe lì solo per dimostrare una tesi, ovvero di quanto "i grandi" siano cattivi e senza sogni e incapaci di capire, cosa forse un po' esagerata...), è tuttavia una di quelle opere sfacciatamente di parte che non possono non convincere o non piacere (anche se ho letto online molta gente perplessa che si domandava se questo film sia un'istigazione a rimanere incinta nell'adolescenza -.-).
C'è qualcosa di estremamente e squisitamente francese in questa pellicola. Quell'essere così hippy (con queste ragazze che anche in gravidanza continuano a bere e fumare, che si dividono i ragazzi, che resuscitano i cari vecchi slogan femministi come "il corpo è mio e ne faccio quello che voglio") è qualcosa che ha fatto storcere il naso a qualcuno, ma a me è piciuto moltissimo. è chiaramente un film "fuori dalla realtà" e in qualche modo "ideologico", ma c'è tanta delicatezza e tanta poesia che... vabbè, si era capito che mi è piaciuto? XD
E secondo me è un film molto femminista, ma che porta il femminismo su un altro livello. Quando si gridava "il corpo è mio e ne faccio quello che voglio" si osannava la libertà di non rimanere incinta, perchè un bambino avrebbe comportato il non potersi realizzare, il dover dipendere da un uomo etc. Ora, dopo quarant'anni e più, si può finalmente osannare la libertà di avercelo, un bambino, e di decidere autonomamente e di non dover rinunciare, per questo, alla propria vita e alla propria realizzazione personale.
è un femminismo in "positivo", non in "negativo".
Insomma, secondo me è proprio un film che vale la pena vedere e che passa un bel messaggio, se non lo si prende troppo alla lettera.le registe dovevano amare le piccole attrici, in particolar modo la protagonista, per dirigerle così meravigliosamente, inquadrarle con tanta raffinatezza, poesia e intimità.
L'ho pensato anch'io!! Non potrei essere più d'accordo!. -
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Che bello che sia piaciuto anche a te! E' un film che è passato molto inosservato in Italia purtroppo e qui ringrazio la programmazione del mio cinema preferito di città, che fa sempre scelte molto interessanti^^ CITAZIONEE secondo me è un film molto femminista, ma che porta il femminismo su un altro livello. Quando si gridava "il corpo è mio e ne faccio quello che voglio" si osannava la libertà di non rimanere incinta, perchè un bambino avrebbe comportato il non potersi realizzare, il dover dipendere da un uomo etc. Ora, dopo quarant'anni e più, si può finalmente osannare la libertà di avercelo, un bambino, e di decidere autonomamente e di non dover rinunciare, per questo, alla propria vita e alla propria realizzazione personale.
è un femminismo in "positivo", non in "negativo".
Insomma, secondo me è proprio un film che vale la pena vedere e che passa un bel messaggio, se non lo si prende troppo alla lettera.
Hai espresso benissimo il concetto che secondo me sta alla base del film!
Ho letto molti commenti su YouTube di gente che criticava il film, ritenendolo diseducativo, immorale ecc. Certamente l'atto delle protagoniste è estremo e provocatorio, bisogna proprio aver le fette di prosciutto sugli occhi per non capirlo!!! Ma ciò che sta alle radici di questa scelta lo trovo assolutamente profondo, poetico e degno di considerazione.
Mia sorella che l'ha visto al cinema con me criticava il fatto che la regista non avesse preso una posizione alla fine del film, lasciandolo troppo in sospeso.
Un po' è vero, il finale è abbastanza brusco e si ha un cambio di registro pazzesco tra il bel sogno e la realtà, due minuti prima della parola fine, però secondo me è un finale molto significativo, proprio per la sua rapidità. Una posizione c'è, ma velata. Mi piace il fatto che le registe non nascondano il proprio amore e la propria ammirazione per il coraggio delle protagoniste, ma con quelle poche scene di disillusione finali molto discrete lascino ciascuno libero di trarre le proprie conclusioni. Però ecco un po' di maturità ci vuole per apprezzare il film, chi dà delle zoccole alle protagoniste, proprio non ha capito niente.. -
.Un po' è vero, il finale è abbastanza brusco e si ha un cambio di registro pazzesco tra il bel sogno e la realtà, due minuti prima della parola fine, però secondo me è un finale molto significativo, proprio per la sua rapidità. Una posizione c'è, ma velata. Mi piace il fatto che le registe non nascondano il proprio amore e la propria ammirazione per il coraggio delle protagoniste, ma con quelle poche scene di disillusione finali molto discrete lascino ciascuno libero di trarre le proprie conclusioni.
Io l'ho vissuto in maniera diversa... ci ho visto una "botta" di realismo che però non demolisce l'idealismo e il femminismo che trasuda da tutta la pellicola. L'ho visto più che altro come un tentativo di riequilibrare la storia con la realtà ma mettendo avanti la giovane età delle protagoniste più che il loro gesto incosciente.
In fondo le registe non dicono che le giovani ragazze hanno avuto delle vite miserabili o che si sono pentite delle proprie scelte, ma solo che non hanno allevato i bambini insieme, perchè, appunto a 17 anni non si è in grado di decidere.
Quasi come se volessero suggerire che la decisione, giusta, sia stata presa "per caso"...
uff, mi sono aggrovigliata nei pensieri XD è solo che a me il finale mi è sembrato, ovviamente, un po' amaro, ma comunque pieno di speranza... è come se le ragazze avessero avuto comunque un lieto fine, anche se non proprio quello che avevano sperato e programmato.... -
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In realtà la penso esattamente come te 
Forse "disillusione" è una parola un po' forte in effetti, perché implica un rovesciamento di prospettiva di tutto il film... mi riferivo più che altro alla scena in cui sono sulla giostra per esempio, quella che riprende l'inizio... le ragazze si erano sognate donne libere e indipendenti, ma le rivedi ancora bambine, ma molto pensierose, forse bambine cresciute un po' troppo in fretta, intorno a quella giostra con le carrozzine, e vedi passare la piccolina rossa con sua madre, e lei appare ancora tanto bambina... non è una scena negativa, però comunque di ridimensionamento del sogno.
Anch'io non penso che, per il fatto che le ragazze non siano riuscite a realizzare pienamente il loro sogno, le registe abbiano voluto trasmettere l'incoscienza del loro gesto, ma ho visto nella loro giovane età il problema principale... anzi, mi pare che proprio alla fine del film ci sia la voce fuori campo della protagonista che dica qualcosa come "a 17 anni non si possono fare scelte serie". Poi uno può comunque giungere ad altre riflessioni, tipo non so, sulla responsabilità dei genitori in tutto questo, visto che comunque è un finale abbastanza discreto e pulito, senza chissà quali dialoghi o monologhi che condizionino lo spettatore.
Quindi certo, finale un po' amaro, ma sicuramente non negativo solo perché il sogno di vivere tutte insieme e senza genitori non si è realizzato. Le ragazze hanno comunque portato avanti la loro scelta senza cedere, avranno anche probabilmente allevato i bambini insieme, visto che s'intravede che son rimaste amiche. In realtà a me ha trasmesso più amarezza il fatto che Camille.SPOILER (clicca per visualizzare)perda il bambino e che sparisca senza più cercare contatti con le altre... insomma la fine del sogno è anche la presenza di un intoppo, di qualcosa che nessuno aveva previsto e che fa cadere in pezzi tutto il resto. Mi è dispiaciuto che lei abbia preso le distanze dalle altre ragazze per sempre, perché la perdita del leader e dell'ispiratrice è comunque una perdita importante, per non parlare di quel bambino mai nato, che mette le ragazze a faccia a faccia con la morte..
17 ragazzedi Delphine e Muriel Coulin |
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