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Titolo originale: Inside Out
Paese: USA
Anno: 2015
Durata: /
Regia Pete Docter
Soggetto Pete Docter
Sceneggiatura Michael Arndt
Musiche: Michael Giacchino
Produzione : Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures
Distribuzione (Italia): Walt Disney Pictures
Trama:
Il film è ambientato nella mente della giovane Riley Anderson, in cui cinque emozioni - Gioia, Rabbia, Disgusto, Tristezza e Paura - cercano di guidare la bambina durante la sua crescita.
Link:
Wikipedia, MyMovies, ImdbTrailer
Video
Edited by Annachì - 5/11/2015, 21:12. -
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Le animazioni sembrano come al solito stupende, ma ho paura che a livello di storia sia per bambini un po' troppo piccoli...
(è grave che io non riesca a distinguere il target di un cartone animato? xD). -
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A me ispira tantissimo come soggetto! Mmm forse è ancora presto per cercare di capire se è più per adulti o per bambini, tolta la parte di revival Pixar, questro trailer è cortissimo!
Ma la Pixar ha sempre realizzato cartoni abbastanza "adulti" in un certo senso, comunque più di tanti Disney e della Dream Works, per cui su questo versante non mi preoccuperei troppo^^. -
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Chissà se noi tre avremmo potuto essere amici nella vita. Non come fratelli, ma come persone.
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Sì, diciamo che da quando la Pixar è Disney, le cose sono decisamente cambiate, comunque lo vedrò sicuramente (dubito al cinema)!
Ah, trailer italiano:
A dir la verità, però, aspetto di più il corto LAVA. -
.CITAZIONESì, diciamo che da quando la Pixar è Disney, le cose sono decisamente cambiate
uhm no dai, la Pixar è della Disney da parecchio ormai eppure a parte Brave gli altri non li ho trovati così "disneyani"...
Cerco LAVA.... -
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Anche secondo me è troppo presto per decidere quanto sarà per bambini e quanto per adulti, dipende tutto da come sviluppano il tema! Tipo "nella terra delle creature selvagge", lì il tema erano sempre le emozioni di un bambino personificate, magari anche qui potrebbero svilupparlo in una maniera istruttiva anche per gli adulti, non allo stesso livello, ma potrebbe avvicinarvisi! ...o magari potrebbe essere solo un cartone molto simpatico... già adoro rabbia! Lui ha davvero l'aria di uno che avrebbe bisogno di "someone to LAVA"! XD . -
**WhiteAngel**.
User deleted
È uscito il nuovo trailer ** ed é stupendo ho già notato un sacco di cose che mi piacciono moltissimoo **
Video
Cioé l'ho già rivisto 5 volte eh xD. -
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È bellissimoooooo
Rabbia è il mio preferito!. -
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Ma non è un po'.... stereotipato??? Lui che si distrae guardando la partita e lei che si consola col maschio latino? Davvero?!?!? Mi sono cascate tutt'e due le braccia. Prima una e poi l'altra. . -
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lo sono andato a vedere al cinema! Mi sono innamorata di tristezza! *-*
Gioia l'ho odiata, come nella realtà sembra essere più importante delle altre emozioni, invece il film insegna che sono tutte importanti e degne di nota. Ho avuto l'impressione che stiano preparando un sequel sulla pubertà, qualcuno di voi ne sa qualcosa?
Comunque si Annachì é molto stereotipata quella scena, ma mi ha comunque divertita tantissimo, anche perché l'ho vista spesso nella realtà quindi mi ha acceso qualcosa xD soprattutto il papà con la testa fra le nuvole!. -
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Comunque inizio a ricordare le cose a rate! Mi ero dimenticata di dirvi che il fidanzato ideale di Riley mi ha stesa dalle risate... PER RILEEEEEEYYYY!
Altra cosa tutti gli strani messaggi del film, tipo quando si rovescia una cassa sul treno dei pensieri e notano che "fatti ed opinioni si somigliano tantissimo", mi è piaciuta anche la rappresentazione delle varie "zone" della mente di Riley (le isole della personalità sorrette da ricordi base della sua vita, l'inconscio come una prigione per i piantagrane, il tunnel del pensiero astratto e la fossa nera in cui si getta tutto ciò che viene dimenticato). Ultima cosa che vorrei sapere se ci ho pensato solo io o se è passata per la mente a qualcun altro: secondo me Riley ha rischiato di perdere la ragione a causa di Gioia! Come accidenti ti salta in testa di provare a portare al centro di controllo l'amico immaginario di quando Riley era piccola? Solo a me sembra un'idea veramente schifa? Ve la immaginate questa povera ragazzina che si vede comparire Bing Bong? Come minimo la rinchiudono in un ospedale psichiatrico e la imbottiscono di farmaci se dice di vedere una cosa simile! o.o L'ennesima prova che Gioia pretende di fare tutto lei ma in realtà non ne sa più degli altri.... -
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La meraviglia.
Più ci penso e più mi viene voglia di rivederlo (e inizialmente di non commentarlo, perché avevo troppe cose da dire, ma, come noterete scorrendo questo commento, ci ho poi preso gusto!)
Comincerò col dire che l'ho amato, l'ho amato tanto per avermi divertita, commossa, illuminata, ma soprattutto sorpresa continuamente.
L'idea di base, quella di personificare le emozioni e immaginarle agire nella testa di una bambina, mi aveva già acceso una scintilla di entusiasmo alla vista del trailer, ma ho continuato comunque a stupirmi durante la visione per la raffinatezza e la fantasia con cui quest'idea è stata proposta. Come con i giocattoli, gli insetti, i mostri, le macchine, i pesci e via dicendo, la Pixar è riuscita ad animare l'incredibile, a dar vita ad un universo curato nei minimi dettagli, ricco di momenti esilaranti e toccanti e con una storia valida a sostenere il tutto.
Qua in realtà abbiamo due storie, due facce della stessa medaglia: una "OUT" e una "INSIDE" la testa della bambina.
Approvo tantissimo la scelta di affiancare ad un'"INSIDE" elaborato, ovvero ad una rappresentazione della psiche umana fantasiosa e sofisticata, un "OUT" molto semplice, una vicenda esteriore comune, quasi banale.
Non avrei mai detto che un OUT così ordinario (in parole poverissime, la reazione di un'undicenne al trasferimento in una nuova città) potesse essere la base per un risultato finale straordinario, ma mi sono convinta che l'INSIDE non sarebbe stato così interessante, coinvolgente ed efficace, se non fosse stato lo specchio di una vicenda e di un personaggio comune, in cui tutti possiamo riconoscerci.
Caso semplice, ma scelto con intelligenza: come protagonista hanno optato per una bambina di 11 anni, un'età delicatissima, di passaggio, sul confine tra l'infanzia e l'adolescenza e spesso poco considerata (e qui mi si è accesa in testa una frase che mi ha teneramente accompagnato in quell'età difficile, scritta da qualcuno che vi ha visto qualcosa di speciale e l'ha resa speciale ai bambini di tutto il mondo "Mi ricordo benissimo dei miei undici anni: a quell'età si è del tutto impotenti. Ma i bambini hanno un mondo segreto che per gli adulti sarà sempre impenetrabile".)
Non a caso insomma gli sceneggiatori hanno scelto una bambina di quell'età per esplorare l'interno della mente e offrirne uno spaccato curioso e interessante. È proprio l'età giusta per rappresentare una crisi emotiva, un cedimento e un riassestamento della personalità verosimili, apparentemente insignificanti, quasi invisibili dall'esterno, ma in realtà assolutamente degne di attenzione.
Ecco, una cosa bellissima è che il film può essere vissuto dalla parte della bambina o dalla parte dei genitori, con un tipo di immedesimazione diversa, ma ugualmente intensa. Io sarò anche adulta, ma l'ho vissuto dalla parte della bambina, immedesimandomi nel suo disagio, mentre un genitore mi ha confermato di aver vissuto teneramente il film dalla parte del padre, pensando al suo ruolo di genitore in un'altra prospettiva. Senza contare che il film per i più piccini è giocoso, colorato e istruttivo, ma per i grandi è un bizzarro e brillante manuale di psicologia, intelligente e appagante in ogni dettaglio.
Se non è meraviglioso questo!
Che dire del complesso meccanismo della mente che è stato ricreato... pazzesco! Non solo di una fantasia strepitosa, ma così familiare in ogni situazione, tanto da sembrare che il film possa essere ambientato nella propria testa.
I ricordi base che alimentano le isole della personalità sono forse l'invenzione più geniale... quanta sensibilità e verità in questo! L'isola della stupidera poi è una delle tante cose per cui non puoi non pensare "se la mia mente fosse veramente così, ce l'avrei anch'io!". Tuttora ovviamente.
Stupenda poi l'idea del sogno come di un film creato in studio durante la notte!
Durante tutta la parte della "Cineproduzione sogni" ero estasiata... il filtro distorsione della realtà, l'incubo di essere senza vestiti in un giorno importante (fatto più volte), l'idea che i sogni vengano riciclati alla bell'e meglio dalla realtà da parte di sceneggiatori maldestri, messi in scena in fretta e furia da una troupe sgangherata ed ecco spiegato perché i sogni sono spesso assurdi e incasinati! Parte divertentissima (menzione speciale al cavallo diva dalla criniera arcobaleno che danza con i cupcakes, mi ha fatto morire dalle risate xD) che riesce nello stesso tempo a ironizzare sul meccanismo dei sogni e sulle produzioni cinematografiche!
Il subconscio come una sorta di prigione sotterranea (che all'ingresso mi ricordava le miniere di Moria xD) dove si acquattano le paure più profonde, era bellissimo, con il clown gigante come se lo ricorderebbe un bambino molto piccolo rimastone traumatizzato, nonostante l'ingenuità di paure come l'albero gigante a forma di broccolo, che però mi ha divertita tantissimo xD
I labirinti della memoria a lungo termine, con un paio di scene/invenzioni memorabili: gli omini spicci che fanno le pulizie e cancellano dati secondo loro inutili, come i numeri di telefono e i nomi dei presidenti degli Stati Uniti, solo però quando i ricordi sono sbiaditi, e la seconda, esilarante, la scena del motivetto delle gomme da masticare, che viene per scherzo spedito al quartier generale a tradimento! Altra cosa per cui dici "caspita è vero, funziona proprio così!"
Il treno dei pensieri, la discarica dei ricordi, Immagilandia (anche questa esilarante, vorrei citare la fabbrica del ragazzo dei sogni!) e il Pensiero astratto, la parte in cui ho realizzato che ok, questo cartone non è per i bambini, che certo possono divertirsi, ma non apprezzarlo in tutte le sue sottigliezze...
"Oggi impariamo un nuovo concetto: la solitudine" con tutti i ricordi che diventano da tridimensionali, a dei Picasso, a bidimensionali per essere assorbiti... fantastico.
Bing Bong è stata poi una delle grandi sorprese di questo cartone. Prima di tutto perché non ero a conoscenza della sua esistenza, non c'era nei trailer, nelle clip, cosa molto gradita per l'effetto sorpresa. Poi perché è totalmente assurdo e mi ha fatto morire dal ridere "Sono fatto principalmente di zucchero filato, ma sono anche un po' elefante, un po' gatto e un po' delfino..."
E infine perché all'inizio ho pensato che fosse stato creato più che altro come macchietta comica per i bambini, invece si è rivelato un personaggio splendido, che per me sarà sempre legato ad una scena di una poesia e di una bellezza rara...
Mi riferisco alla scena in cui lui e Gioia cercano di fuggire dalla discarica dei ricordi. Le emozioni mi hanno sopraffatto quasi come in Toy Story III, quando Andy cede i propri giocattoli. Di nuovo quell'immedesimazione profonda, di nuovo un senso di nostalgia e di vuoto, di gioia e di tristezza che accompagnano la percezione della crescita e di un mondo che non tornerà più, svaporato silenziosamente senza che ce ne siamo accorti. È una scena bella perché rievoca qualcosa di familiare, mette davanti ad una condizione reale, ma inafferrabile della propria esistenza. Per questo al "Portala sulla Luna per me" mi sono sentita stringere il cuore.
Anche la parte prima della fuga è bellissima, tanto quanto destabilizzante, con Gioia che ritrova i ricordi della sua piccolina e piange... Gioia che piange?!? La prima cosa che ho pensato è stata "INSIDEinception" (o mio dio, ma anche Gioia avrà delle emozioni dentro di sé e la sua Tristezza s'è impossessata del bottone??). Sono lacrime di "gioia", con la minuscola, quelle? No, credo proprio che Gioia provasse tristezza in quel momento. La scopre come parte complementare di sé, ne scopre la centralità e il senso, il ruolo svolto silenziosamente per anni dalla sua compagna con la T maiuscola, rivede i ricordi da un'altra prospettiva, più completa, più matura.
Assistiamo ad una delle prime scene "sfumate", del cartone, in cui le emozioni si incontrano, si trasformano, in cui la realtà comincia ad essere meno incasellata, i contorni meno netti, le emozioni stesse più complesse.
Quella di Gioia che prova tristezza (ancora non so se mettere la minuscola o la maiuscola) la trovo una metafora della crescita meravigliosa, preparatoria a quella finale in cui assistiamo alla creazione del ricordo base misto di Gioia e Tristezza, alla produzione di ricordi sfumati, all'arrivo della nuova consolle con molti più comandi, alla creazione di nuove isole della personalità.
La Pixar ci ha sempre abituato allo sfumato, all'agrodolce, al sottointeso (il finale di Monsters and co, quello di Toy Story III, la poesia di quello di Ratatouille, la storia di Carl ed Ellie in Up e via dicendo) e ha saputo magistralmente rappresentare la crescita in numerosi film, ma qui ha superato se stessa andando al cuore del meccanismo, usando immagini e metafore finissime per metterlo a nudo.
L'elemento curioso, poi, in questo caso, è che il regista abbia non solo ha fatto crescere i suoi personaggi, ma le emozioni dentro i personaggi. Ha suggerito che cresciamo prima a livello empatico, che razionale, senza accorgercene. Le emozioni infatti sono una parte dentro di noi, che si evolve e si trasforma con noi, anzi prima di noi (quel "noi" lo intendo come la parte che ha il vero controllo, ha l'ultima parola, una sorta di "Io" freudiano, perché è evidente che la bambina è qualcosa di "altro" rispetto alle emozioni che prova).
Del resto quando cresciamo non ci arrabbiamo più come quando avevamo 5 anni e non proveremo più lo stesso tipo di Gioia; non possiamo classificare più i nostri ricordi in base ad una sola emozione per volta, non siamo animati da emozioni forti e contrastanti, non agiamo in base a impulsi molto chiari e diretti, quasi prepotenti...
E questo si nota nel finale certamente, con una nuova situazione cambiata, ma anche nei brevi excursus nelle teste dei genitori! Le emozioni dei genitori sono molto più in armonia tra di loro, come se fossero compagni di lunga data che hanno imparato a conoscersi, ad accordarsi tra di loro, a fare lavoro di squadra.
Mi è piaciuto tanto anche che in loro dominassero emozioni diverse rispetto alla figlia... nella madre Tristezza e nel padre Rabbia. È bello perché quelle che potrebbero essere viste come emozioni negative, anche in queste scene, se non si era capito dall'INSIDE della figlia, acquisiscono una loro dignità.
Poi non so se è fatto apposta o meno, ma mi è piaciuto anche il fatto che le emozioni dentro la testa dei genitori fossero fisicamente simili tra di loro... quelle del papà tutte con i baffi, della madre tutte con la stessa acconciatura e gli occhiali... se non fossi stata smentita dai titoli di coda, avrei pensato che con la crescita le emozioni vanno definendosi sempre di più, in accordo con la personalità di coloro che abitano (così da essere non pura gioia disincarnata, ma la Gioia specifica della mamma di Riley, non so se mi spiego)... mentre trovo azzeccatissimo che in Riley le emozioni abbiano delle proprie personalità differenti e contrastanti, immature e acerbe, e la cosa è resa anche fisicamente: le sue emozioni sono tutte molto diverse! Ecco poi nei titoli di coda si vede che anche in due ragazzini le emozioni condividono un tratto somatico per cui questa idea che mi ero fatta sin dal trailer non so più se è tanto valida o se nei titoli di coda hanno optato per l'immediatezza e la semplicità xD
Mi è piaciuta tanto la rappresentazione delle emozioni di Riley. Nel suo caso le vere protagoniste sono Gioia e Tristezza, mentre Rabbia, Paura e Disgusto hanno più una parte comica, d'intrattenimento, ma non mi ha disturbato più di tanto. La vicenda richiedeva questo sbilanciamento.
All'inizio Tristezza mi faceva cadere le braccia per il suo disfattismo e perché mi sembrava facesse solo danno... invece mi sentivo inquietantemente simile a Gioia, nel bene e nel male xD Sono quasi sempre propositiva, ottimista ed entusiasta, ma sono anche precisina, maniaca del controllo e temo supponente talvolta... Forse la Gioia di Riley può suscitare antipatia per come si sentisse in dovere di comandare le altre emozioni, però senza quel giallo esserino a spronarla non so dove Riley sarebbe arrivata e in generale non penso si possa combinare molto nella vita!
Tristezza invece l'ho apprezzata gradualmente durante il cartone, fino a volerle un sacco bene. Soprattutto fino a stimarla, perché un po' di pessimismo, diffidenza, piedi per terra ci vogliono, ma soprattutto perché possono essere segni di autodifesa e intelligenza. Una personalità fatta solo di Gioia, che vede solo il lato bello delle cose, rischia di fidarsi troppo e di fare cose stupide xD
Però Marle, se non ho capito male, Gioia non voleva portare Bing Bong al quartiere generale, ma solo usarlo come guida per arrivarci... secondo me non avrebbe mai lasciato che quell'adorabile pasticcione interferisse con il suo delicato lavoro!
L'How it should have ended comunque ha ipotizzato un finale alternativo in cui Bing Bong fa perdere la ragione a Riley proprio perché arriva nel quartiere generale xD
Io credo che potrei anche finirla qui... ah no, i titoli di coda quei titoli di coda valgono da soli il prezzo del biglietto! Ma proprio tutti, dall'insegnante che non vede l'ora che la scuola finisca già il primo giorno, all'autista superincazzato (quelli di bergamo vi assicuro che sono tutti così! ahahah), il bambino in cui scatta l'allarme ragazza, che ne parliamo a fare... e con il cane e il gatto sono morta!
Non mi dispiacerebbe affatto se facessero un sequel... in questo caso credo che avrebbero ancora tantissimo potenziale da sfruttare!
Ho trovato questa clip bonus nei correlati di Youtube, di sicuro l'idea del sequel viene già accarezzata...
Video
Edited by ~alyps~ - 8/10/2015, 20:34. -
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Per una volta posso dire che è un film che mi piaciuto senza "ma" o "però" e sopratutto che anche a me piacerebbe vedere un seguito.
Anch'io dal trailer mi aspettavo una cosa un po' diversa: uno scambio di "prospettive" più intenso. Cioè, pensavo che ci sarebbe stata più alternanza tra "dentro" e "fuori", mentre nella parte centarle secondo me si trascura un po' il "fuori" e si seguono solo le vicende di Gioia e Tristezza. Mi è un po' dispiaciuto quel quasi "mettere da parte" Rabbia, Disgusto e Paura , però effettivamente portare avanti tutto in parallelo sarebbe stato difficile.
Stranamente è piaciuta un sacco anche a me la parte dell'espolorazione della mente umana perchè è un argomento che non mi ha mai interessato molto e di cui non mi sento curiosa. Mentre non mi ha toccata particolarmente tutta la storia di Bing Bong (a parte la fine), forse perchè no ho mai avuto un amico immaginario? Anche se è stato un personaggio-sorpresa carino.
In tutto ciò mi ha commosso di più il commento di aly che il film!. -
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Oddio che commenti luuuuuuuuuuuuuunghi
In questi giorni lo vedrò e volevo farmi un'idea, ma a sto punto vado al buio se no mi SPOILER tutto..
però, ho capito, vi è piaciuto .. da recuperare. -
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Nono che idea ti devi fare, guardarlo e basta
quando un film mi piace molto tendo a diventare un fiume in piena.