La Valle dell'Eden

di Elia Kazan

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    Titolo originale: East of Eden
    Nazione: USA
    Anno: 1955
    Genere: Drammatico
    Durata: 113'
    Regia: Elia Kazan
    Produzione: Warner Bros
    Distribuzione: Warner Home Video
    Uscita: 18 novembre 1955

    Cast: James Dean, Julie Harris, Raymond Massey, Richard Davalos, Jo Van Fleet, Lois Smith

    Trama: Siamo nel 1914 a Salinas Valley, nella California settentrionale. Adam Trask vive in una fattoria con i figli Aaron e Cal. Uno è buono, l'altro cattivo perché si crede poco amato dal padre. La madre ha abbandonato il marito molto tempo prima e ora gestisce un bordello a Monterey. I rovesci economici, lo scoppio della guerra e i tormenti personali portano alla rovina la famiglia.

    Trailer


    Link: Wikipedia, MyMovies, IMDb
     
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    Bellissimo film, il mio preferito tra quelli di James Dean e quello in cui la sua performance mi ha colpito maggiormente *-*
    Ho amato la storia, una rivisitazione moderna, critica e geniale della storia di Caino e Abele, dove ad attirare le nostre simpatie è Caino, cosa che mi ha ricordato molto l'operazione fatta in Jesus Christ Superstar con la figura di Giuda. Cal (James Dean) è Caino, potremmo dire "la pecora nera" della famiglia, a cui in questo caso (ma forse anche nella Bibbia) viene ingiustamente preferito il fratello Aaron, l'Abele figlio modello, dal pio e burbero padre Adam, in cui si rivede più che l'Adamo biblico, il Padre, Dio severo, che non gradisce "Caino e la sua offerta".
    Non mi ricordavo che questa storia fosse così corta nella Bibbia, così la cito tutta, perché ci ho ritrovato a posteriori dei rimandi, compreso il titolo del film
    CITAZIONE
    3 Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; 4 anche Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, 5 ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. 6 Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? 7 Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dòminalo». 8 Caino disse al fratello Abele: «Andiamo in campagna!». Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. 9 Allora il Signore disse a Caino: «Dov'è Abele, tuo fratello?». Egli rispose: «Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?». 10 Riprese: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! 11 Ora sii maledetto lungi da quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello. 12 Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra». 13 Disse Caino al Signore: «Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono! 14 Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e io mi dovrò nascondere lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi potrà uccidere». 15 Ma il Signore gli disse: «Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato. 16 Caino si allontanò dal Signore e abitò nel paese di Nod, ad oriente di Eden.

    Attraverso il suo rapporto con il racconto biblico, questo film, tratto a sua volta da un romanzo di Steinbeck, esprime un disagio esistenziale giovanile, uno spirito di contestazione nei confronti della figura patriarcale e sa trasmetterli con un'intensità e un'amarezza struggenti. E se Caino non avesse nessuna colpa, ma recitasse un ruolo che gli è stato attribuito dal padre, quello del cattivo, convincendosi di esserlo? E se la colpa fosse un po' anche di quel padre troppo severo e volubile, incapace di amare i suoi figli allo stesso modo? James Dean è meraviglioso nel rendere questo personaggio che si sente cattivo senza una ragione, tormentato, triste, alla ricerca disperata di capire la sua colpa, che finalmente trova nella madre "cattiva". E anche qui ci sta una provocazione un poco femminista, perché la nostra Eva -la donna del peccato- moderna, è la madre che abbandona la famiglia e intraprende una nuova (scandalosa xD) attività, perché si sentiva oppressa dal marito rigido e bigotto. Forse anche l'origine della sua colpa non è dentro lei stessa? In realtà questo personaggio non viene presentato in una luce troppo positiva, ma a me piace pensarla così; è più un segreto pesante, è per Cal la conferma di avere del sangue cattivo che cerca di "ripulire" prendendo in prestito i soldi dalla madre per aiutare il padre. Dimostrando di metterci l'anima, il cuore, dimostrando di fare qualcosa di buono con la sua coltivazione di fagioli. James Dean non interpreta Cal, è Cal con tutto se stesso, con le sua recitazione sofferta, inquieto, vulnerabile, lo sguardo triste, le improvvisazioni da pelle d'oca. E da abbracci xD
    Ho amato l'intensità di questo film, ma anche la sua delicatezza, il suo non essere retorico, ma sfumato, delicato, sensibile. Ho amato la fotografia, le scene tra padre e figlio erano costruite in maniera tale che si sentisse quanto fosse opprimente la figura paterna. Che poi, neanche questa viene totalmente demonizzata, intendiamoci. È comunque un uomo con le sue fragilità, ma è questo il bello, che non abbia sempre ragione, che alla fine ammetta i suoi sbagli. Appagante la riconciliazione finale, pur con l'amarezza per la famiglia ritrovata e distrutta, bello il finale sospeso. Ah e ho amato anche il personaggio di Abra e la storia d'amore era veramente tenera.
    Dicono che il libro sia molto più bello del film, ma già il film così è praticamente perfetto!
     
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    Concordo con tutto quello che hai detto!!! Non cambierei una virgola, e anzi, leggere il tuo commento mi ha molto emozionata. Non avevo mai letto il testo della Bibbia da cui sono tratti i fatti mostratici nella pellicola: averlo letto mi ha fatto capire quanto davvero perfetto sia questo film, i parallelismi ci sono tutti, è tutto narrato con così tanta accuratezza, sono rimasta sbalordita!! Cal é proprio Caino, Aron è proprio Abele e sí, il padre Adam é in realtá Dio. E poi la regia è perfetta, e vieni travolto dai fatti narrati come fossi tu lí, non puoi non provare pena per Cal, per i suoi comportamenti, per questa sua convinzione dopotutto, come hai detto tu, di essere cattivo!! Io credo sia uno dei personaggi più affascinanti e complessi e tormentati che abbia mai avuto l'onore di incontrare (perché sí, è come se lo avessi incontrato xD)

    CITAZIONE
    James Dean non interpreta Cal, è Cal con tutto se stesso, con le sua recitazione sofferta, inquieto, vulnerabile, lo sguardo triste, le improvvisazioni da pelle d'oca. E da abbracci xD

    Jimmy fu un fedele discepolo del Metodo Stanislavsky fin dai tempi in cui studiava teatro a New York (in realtà cominciò a servirsi di questo approccio alla recitazione già quando studiava teatro al college). Questo metodo era molto popolare nella Hollywood dell'epoca e inizialmente nell'Actors Studio di Strasberg a New York, scuola di recitazione che Jimmy frequentò (in realtà si limitava a guardare gli altri recitare piuttosto che recitare egli stesso). Questo metodo consisteva nella completa trasformazione dell'attore nel personaggio interpretato: l'attore diventava letteralmente il personaggio, si immedesimava nella sua situazione, il suo scopo era anche quello di provare le gioie e i dolori provati dal personaggio, spesso anche mischiando talmente tanto tra loro realtà e finzione (la loro vita reale e la vita del personaggio) da creare disagio tra le persone che li frequentavano (nel caso di Jimmy, lui si ritrovò talmente preso da questo metodo, lo fece così suo che fu proprio in questo modo che si costruì il personaggio di se stesso, fu in questo modo che si costruì da se il personaggio di James Dean, avendo l'abilità camaleontica di assumere repentinamente l'atteggiamento -per esempio- di una vecchia che cammina per strada, o addirittura di un gatto che sbadiglia!!!). Tutto ciò per dire che sí, James nella Valle dell'Eden non 'interpreta' Cal, lui é Cal e basta! Secondo me è molto affascinante come cosa, e tra tutti gli attori seguaci del Metodo (tra cui anche Marlon Brando è Marilyn Monroe), lui è stato l'unico a saperlo mettere davvero in pratica.
     
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    Allora...intanto cambiate avatar perchè ci ho messo 10 min a capire che hugo non aveva risposto a se stessa :rofl:
    Poi mi accingo a rovinare tutte le vostre meravigliose analisi con un commento cretino :ehm:
    Fondamentalmente concordo con tutto quello che dite (tutta la questione della luce che non può esistere senza il buio, la bontà senza la cattiveria ecc...), i ruoli che abbiamo nella vita ci sono dati sia dal fato che dalle circostanze: vero è che Cal era differente dal fratello per indole ma poi quest'indole l'ha spinto a ricercare la verità, ad agire in determinati modi (come ad esempio mettersi in commercio) che lo hanno portato ad un cambiamento durante lo svolgersi della storia e ad accrescere il suo modo di essere.
    La figura della madre l'ho adorata! Lei è una donna forte e sicura di sè che nella vita ha fatto dei compromessi per la propria salvaguardia! Per Kate non fu certo facile abbandonare la famiglia e intraprendere l'"attività" ma la libertà e la salute psicologica erano delle priorità in quel momento e il coraggio l'ha spinta ad agire. Ho apprezzato molto soprattutto i dialoghi tra Cal e la madre, in cui si evince un desiderio da entrambe le parti di cogliere la parentela, di avvicinarsi emotivamente e spiritualmente più che fisicamente, si percepisce l'emozione di trovare per la prima volta qualcuno di affine in un mondo che non li ha mai compresi.
    Gli altri personaggi non li giudico in quanto non li ritengo cattivi ma solo ingenui...
    La scena del compleanno giuro mi ha spezzato il cuore, si percepisce nella crisi di Cal tutto il dolore e la frustrazione di non essere mai stato abbastanza e di non aver modo di esserlo nonostante gli sforzi...mi sono ritrovata davvero molto nella personalità e psicologia del personaggio di Dean.
    Ad ogni modo il film nel complesso è davvero bello, dalle interpretazioni alla bella regia, alle atmosfere pacate e liberatorie che riempiono il cuore nella visione. é coinvolgente, vivo e sfaccettato.
    Assolutamente consigliato!
     
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    Mi ispira tanto e lo guarderò. Mi intriga questo conflitto fra fratelli in chiave biblica ! :o:
     
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    Finalmente l'ho guardato. Bello,bello,bello. Oserei dire il personaggio più riuscito di James Dean,quello che ti arriva maggiormente (anche se non ho ancora visto il Gigante,quindi parlo solo per Gioventù bruciata). Il confine sottile fra bene e male,la responsabilità o meno del nostro sangue per ciò che siamo,il conflitto fra fratello "buono" e la "pecora nera"...tutti temi che mi hanno affascinata. Da spettatrice mi sono sentita un po' Abra: incuriosita e profondamente intenerita da questo ragazzo tanto particolare e "cattivo". Grazie Hugo per avermelo consigliato! Prima o poi ricambiero' con un consiglio per un film altrettanto buono o quasi,anche se l'ultimo che ti ho rifilato non era dei migliori... :ehm:
     
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5 replies since 1/7/2017, 21:40   116 views
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