It

1 stagione (1990)

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    Titolo originale: It
    Nazione: Usa
    Anno: 1990
    Genere: Horror
    Durata: 185'
    Regia: Tommy Lee Wallace
    Produzione: Allen S. Epstein, Jim Green.
    Distribuzione: Warner Bros
    Data di uscita: 21 febbraio 1993

    Cast: Harry Anderson, Dennis Christopher, Richard Masur, Annette O'Toole, Tim Reid, John Ritter, Richard Thomas.

    Trama:
    Nelle fogne di una piccola città statunitense vive un mostro. Scoperto da alcuni ragazzini, in seguito ad una battaglia il mostro sembra essere svanito. Ma dopo trent'anni si rifarà vivo e quegli stessi ragazzi, ora adulti, dovranno riprendere la lotta.

    Link:
    Wikipedia, MyMovies, Imdb

    Trailer:
    Video

     
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    E' ufficiale, dunque? :lol:
     
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    Direi di sì! :D Abbiamo abbastanza partecipanti per la visione collettiva e ho voluto creare la scheda, ma in realtà abbiamo anche fatto visioni in 2 xD
     
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    Molto bene! u.u
    Dai, siamo ben in tre: al massimo comunque ci mettiamo d'accordo io e te. xD
     
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    Ed eccomi qui a commentare dopo la visione collettiva di It (1990) in Saletta, ieri sera.
    Domanda: a voi è piaciuto o no? :) Mari mi sembrava che, da lettrice, avesse apprezzato l'insieme.

    Dunque, avevo visto questa miniserie molti anni fa, quindi ne avevo un ricordo un po' vago ed ero curiosa di rivederla, specie alle luce di un confronto con il nuovissimo film del 2017, visto da poco.
    It è il mio romanzo preferito in assoluto di Stephen King, letto molti anni fa e riletto più di una volta (l'ultima rilettura la sto facendo proprio in questi giorni, sull'onda della It-mania). XD
    Che dire? Nonostante il libro si collochi sempre ad un livello nettamente superiore rispetto ai suoi riadattamenti – specie perché It è a mio avviso uno dei romanzi più maturi di Stephen King, uno di quelli più simbolici, carichi di metafore legate ai riti di passaggio, alla fine della giovinezza, la perdita dell'innocenza e il passaggio all'età adulta – fra questa miniserie del 1990 e il nuovissimo film del 2017 io continuo a sentire più vicina all'opera originaria la miniserie e ora spiegherò il perché.
    Come ho già detto anche nel commento al film, quello che mi ha dato più fastidio è stata la totale piattezza dei personaggi, che invece è ed è sempre stato il punto forte della scrittura di King. I bambini, che secondo me nel libro hanno un rapporto di amicizia splendido, così profondo e forte, nel film del 2017 sembrano dei lontani conoscenti e il legame fra loro va perso completamente e non viene affatto messo in risalto. Più di una volta infatti i ragazzini mi sono sembrati un gruppo di sbandati capitati insieme per caso più che un gruppo con un legame così saldo da rasentare un legame di sangue. Nella miniserie invece, pur con il tempo ridotto, sono riusciti a tratteggiare molto meglio il loro rapporto e la natura della loro amicizia, quasi magica, il tutto grazie anche a piccolissimi dettagli, come ad esempio la costruzione della diga (momento saliente nel romanzo), la battaglia di pietre con Henry Bowers che sancisce l'entrata ufficiale di Mike nel Club dei Perdenti, oppure ancora il momento in cui Bill, con le lacrime agli occhi, chiede agli amici di aiutarlo a vendicare la morte di suo fratello uccidendo It e gli altri sei lo abbracciano, senza proferire una sola parola, mentre Bill continua a dire “Aiutatemi... vi prego, aiutatemi”: in queste piccole cose si ritrova un po' dell'atmosfera e dell'idea dell'amicizia di King. Nel film del 2017 tutto questo è andato perso completamente.
    I Perdenti, inoltre, sono (tutti ad eccezione di Beverly e Stan) molto più simili a come decritti nel libro rispetto al film del 2017.
    Richie è rosso di capelli, con degli occhiali a fondo di bottiglia e una lingua pericolosamente lunga, accompagnata da una logorrea talvolta divertente talvolta irritante. Finn Wolfhard, a parte gli occhiali, non aveva nulla di Richie.
    Ben è grasso, ma agile, estremamente intelligente e soprattutto è un ragazzo sensibile, dall'animo romantico e poetico (è lui a scrivere quell'haiku a Beverly, tradotto malissimo in italiano xD: nella mia firma c'è il testo originale). Inoltre, viene detto che, da adulto, Ben sarebbe diventato un uomo attraente, pertanto doveva trasparire che, pur sotto tutta quella mole, nascondesse una certa bellezza. Infine, il fatto di essere grasso lo rende timido e imbarazzato, specie davanti a Beverly, per cui ha una cotta. Nel film tutto questo non traspare e, in particolare, ho trovato Ben troppo sicuro di sé e lanciato (specie con Beverly) per essere credibile: il Ben di King non avrebbe mai agito così.
    Eddie è gracile, con la faccia da topo, magrolino, oppresso da una madre ossessiva che, per paura di poterlo un giorno perdere come aveva perso suo padre, vuole tenerselo vicino convincendolo che è malato e che ha bisogno di lei. Nel film Eddie non era male, ma nella miniserie aveva più elementi in comune con l'Eddie del romanzo.
    Stan è ebreo, non un è boyscout, ed è estremamente razionale, maturo, pulito, compìto. Nella miniserie ci hanno provato, ma in questo caso ho preferito lo Stan del film.
    Mike è nero, vicino di casa di Henry Bowers, il quale lo odia come suo padre odia il padre di Mike per il colore della sua pelle e per le sue capacità di contadino. Inoltre, Mike ha un ruolo fondamentale all'interno del gruppo, visto poi che sarà l'unico a restare a Derry. Nel film l'importanza di Mike e il suo importante rapporto di odio e conflitto con Bowers vengono assolutamente messi in secondo piano.
    Beverly ha lunghi capelli rossi e una bellezza naturale così dirompente, pur con i suoi modi un po' da maschiaccio, da conquistare il cuore di tutti i suoi amici, di Ben e Bill in particolare, ma anche tutti gli altri, ognuno a modo loro, la amano e le vogliono bene in una maniera che non sono neppure in grado di spiegare. In questo caso mi è piaciuta di più la Beverly del film, in quanto quella della miniserie non trasmetteva nulla della Beverly di King.
    Infine, Bill. Su Bill mi sono già espressa ampiamente nella discussione sul film: mi quoto.

    CITAZIONE
    Bill Denbrough: nella versione del 1990 era interpretato da Jonathan Brandis, attore morto suicida molto giovane, un po' alla River Phoenix (altro protagonista indimenticabile di un film tratto da un racconto di King). Brandis era un bellissimo ragazzo, un giovane attore bravo, intenso ed a mio dire perfettamente adatto al ruolo, in quanto era riuscito a mettere in risalto tutte le qualità del personaggio in maniera lampante. Bill viene infatti descritto da King come un bambino molto carino, intelligente, ma soprattutto carismatico, affascinante, un vero leader, determinato e trascinatore. Lui è il capo del Club dei Perdenti in quanto i suoi compagni, in modo quasi incoscio, guardano a lui come una guida e un esempio: Bill è il vero collante del gruppo e Brandis secondo me era riuscito a trasmettere molto bene tutte queste sensazioni. Jaeden Lieberher, al contrario, l'ho trovato parecchio fuori parte, in quanto il suo Bill, oltre a non essere particolarmente bello o affascinante (cosa che Bill era) non era neppure carismatico, non era un leader naturale... dava più la sensazione che i suoi amici stessero con lui quasi per pietà perché gli era da poco morto il fratellino. Lieberher, insomma, non trasmetteva quella sicurezza tipica del personaggio di Bill: il suo personaggio non sembrava essere al centro degli eventi (come nel romanzo e nella miniserie del 1990), ma sembra piuttosto subirli.

    Insomma, sui bambini non ho altro da dire se non che li ho trovati molto più simili a quelli descritti da King.

    La parte degli adulti mi è piaciuta di meno, ma comunque si vedeva che gli sceneggiatori ci avevano provato a essere fedeli allo spirito del romanzo, mantenendo la struttura a flashback (di vitale importanza nel romanzo, tanto che quando ho letto che nel nuovo film le due parti sarebbero state separate sono inorridita, in quanto va perso tutto il tema della memoria, centrale nel romanzo di King). Pur con il trash di alcune scene (ma erano gli anni '80 e il budget era limitato xD), tutto sommato hanno tentato di ricreare quanto costruito da King, pur appiattendolo un po'.
    Sugli adulti non ho ancora un paragone, in quanto il film uscirà l'anno prossimo, ma spero inseriscano i flashback.

    Infine, Pennywise.
    Domanda per chi ha visto entrambe le versioni: Bill Skarsgård o Tim Curry? :)
    Come ho già detto nell'altra discussione, Bill Skarsgård ha fatto un buon lavoro a livello di movenze e aveva un bellissimo costume, ma mancava a mio avviso tutta quella parte che invece Tim Curry ha fatto sua a pieno, vale a dire la parte anche parlata di Pennywise, oltre alle varie metamorfosi che prendono forma delle peggiori paure dei bambini. Bill Skarsgård non parla quasi mai, se non con Georgie, quando invece è chiaro che Pennywise non è solo un mostro orribile, ma anche un clown e come tale parla, fa battute inquietanti e spesso dialoga, sotto varie forme, con i Perdenti. Spero che nel prossimo film gli diano più spazio in questo senso.
    Tim Curry comunque, pur con quel suo costume ridicolo, riesce a mettermi addosso un'inquietudine simile a quella del Pennywise del libro, quindi alla fine forse preferisco lui, a conti fatti.

    E basta, che ho già scritto troppo. XD
    Aspetto altre opinioni per approfondire il discorso. :)
     
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    Dunque, è difficile paragonare le due opere perché il film non è completo, ma innanzitutto posso dire che ho di gran lunga preferito l'alternanza delle due storyline nella miniserie rispetto al film che ha scelto di svolgerle in ordine cronologico.
    Ho trovato infatti l'intreccio molto più dinamico e interessante, laddove nel film mi era sembrato un po' meccanico e ridondante, anche perché hanno spalmato la storia dei bambini almeno su un'ora in più rispetto alla miniserie.
    C'è anche da dire però che, se nel complesso mi ha soddisfatto la caratterizzazione dei personaggi della miniserie, forse non mi avrebbe soddisfatto abbastanza nella sola storyline dei bambini, che ho trovato sorprendentemente stringata rispetto al film.
    Anche a me è risultato più magnetico il bambino che interpreta Bill nella miniserie, la sua performance era più toccante, oltre al fatto che probabilmente come fisicità spicca maggiormente Jonathan Brandis. Mi è rimasto più nel cuore di quello del film, non tanto perché l'ho trovato più leader, anzi, quasi per nulla, ma perché emanava una simpatia e riusciva ad attrarre un'empatia maggiore.
    Non posso assolutamente dire la stessa cosa di Beverly, che nel film era un personaggio direi centrale, mentre in IT del 1990, almeno nella storyline dei bambini, era quasi una comparsa! Ma oltre ad avere più importanza, ad avere anche un background più sviluppato, a mio avviso era caratterizzata molto bene e, stando a quanto dice Leah, mi sembra anche molto più simile alla ragazzina del romanzo, in quanto io la abbino perfettamente alla descrizione fatta.
    I Richie sono sviluppati bene, anche se rappresentano un tipo di comicità molto diverso: nel film Richie è il bulletto dei perdenti, ma in maniera comunque molto simpatica, un po' sfigata, è il personaggio delle battutine e frecciatine sconce che tuttavia dette da lui risultano esilaranti. Nella miniserie è sempre comico, ma ha uno humor più sottile e intelligente, è quello con la battuta e l'iniziativa sempre pronta. Mi sono affezionata più al Richie del film, perché non penso che l'altro sia stato caratterizzato in maniera così incisiva, seppure sia ben riconoscibile rispetto al resto del gruppo.
    Eddie nel film è stato caratterizzato meglio, ma reso un filo più macchietta, Stan per me è poco pervenuto in entrambe le trasposizioni, ma quello che mi risulta molto diverso è Mike, che avrebbe dovuto nel film, credo, essere più sviluppato in maniera compatibile a quello che sarebbe diventato da grande, cioè il collante del gruppo, molto più di Bill. Però non posso certo dire che nella miniserie Mike da bambino sia stato particolarmente caratterizzato, anzi non lo ricordo quasi per nulla
    Ho dimenticato qualcuno? Ben! Ben mi è sembrato abbastanza simile... nel film ha avuto più iniziativa, ma probabilmente perché gli è stato lasciato più spazio e ha avuto anche più tempo per sciogliersi. Mi è sembrato infatti timido, dolce, sensibile e intelligente anche quello del film, non era il classico ragazzetto grasso macchietta.

    Detto questo io penso, senza aver letto il libro, che nel film i ragazzini siano stati caratterizzati meglio, in parte sicuramente perché hanno avuto più tempo per farlo, in parte perché effettivamente si sono sforzati maggiormente di renderli memorabili. So che durante la miniserie ho detto "Stan? Chi è Stan?" perché non me lo ricordavo dal film, ma se possibile mi è rimasto (da bambino) ancora meno impresso che nel film.
    È molto difficile d'altra parte caratterizzare bene 7 personaggi, più It più il bullo, e gli altri film/serie per bambini a cui ho sempre paragonato questo film (Stand by me, I Goonies, Stranger Things ecc.) ne hanno solo 4 o 5... ma in realtà neanche, Stranger Things ne ha 8 e ti rimangono tutti ben impressi. Ora mi direte che Stranger Things è una serie tv e non vale, ma pensate per esempio a L'attimo fuggente, per rimanere negli anni '80 anche se i ragazzi sono più grandicelli. Dura 2 ore e io me li ricordo (e voglio bene!) a tutti Neil, Todd, Knox, Charlie, Pitts e Meeks e cito Camerun anche se detestabile
    Quindi boh, secondo me né la miniserie né il film sono riusciti a rendere memorabili questi personaggi, che sono sicura nel libro avranno lasciato più il segno.

    La parte degli adulti mi è piaciuta, in maniera moderata. Ho apprezzato l'originalità della storia, dell'intreccio, dell'evoluzione di questi personaggi, i risvolti molto tragici, ma il problema principale della miniserie è che registicamente rimane un lavoro piuttosto mediocre, non voglio dire televisivo perché negli ultimi anni con le serie tv prodotte è definitivamente un complimento, ma negli anni '80-'90 lo standard era più basso e si vede.
    Gli effetti speciali sono imbarazzanti e fino ad un certo punto è per via dell'epoca di realizzazione e del budget, perché piuttosto che fare certe cose male trovi altre soluzioni xD Che non devono sempre essere evitare di far vedere la scena e suggerire, ma che so un montaggio fatto bene con dei primissimi piani
    La scena iniziale con la barchetta è stata così deludente rispetto al film xD

    Devo dire comunque che la scena della doccia era veramente bella, mi è piaciuta un sacco e sono contenta che non l'abbiano replicata nel film magari rendendola anche più bella, perché rimane uno dei motivi per cui guardare questa miniserie! Anche lì c'era un effetto molto artigianale e quasi tenero, ma la scena mi è proprio piaciuta (e mi avete detto che non era neanche nel libro, quindi chapeau)
    Anche la scena della diga mi è parsa molto bella, dolce e carina, proprio un bel momento, e pure quella citata in cui Bill chiede aiuto piangendo e tutti si abbracciano

    Quanto a Pennywise... devo dire che nessuno dei due mi fa particolarmente paura, sarà il costume ridicolo o non so... però sicuramente me ne fa di più il Pennywise nuovo... cioè Tim Curry aveva un costume troppo ridicolo, se guardi il video senza audio sembra che so la pubblicità del McDonald's e se comunque ci aggiungi la musica anni '80 non è tanto meglio xD
    E ripeto gli effetti speciali a volte risultano così buffi che ammazzano tutta la tensione

    Quando vedrò il secondo capitolo di It il film farò un giudizio complessivo, ma per ora complessivamente sono comunque più soddisfatta del film a livello estetico, registico ecc. e della caratterizzazione dei personaggi, almeno la maggior parte...
    Certo, anche il film avrebbe potuto fare un lavoro migliore sui ragazzini, forse è più una questione di casting quando devi lavorare con attori così giovani. Vedremo se riuscirà ad ottenere un bell'effetto anche separando le storie dei bambini e degli adulti.

    Sono molto contenta di averlo visto comunque! Verso la fine ero molto provata, non avevo la forza di seguire e contemporaneamente scrivere, mi dispiace :ehm:
     
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5 replies since 11/11/2017, 17:42   118 views
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