Frozen II - Il segreto di Arendelle

di Jennifer Lee, Chris Buck

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  1. Annachì
     
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    CITAZIONE (~alyps~ @ 26/2/2020, 09:52) 
    Secondo me Olaf non era per niente efficace nel fungere da spalla comica per tutte le età, almeno non in questo film, però sono contenta che in realtà in qualche caso funzioni! :D

    In realtà a me ha fatto ridere, ma ripensandoci ne ho effettivamente il ricordo di un personaggio abbastanza petulante xD

    CITAZIONE (~alyps~ @ 26/2/2020, 09:52) 
    Mi infastidiva tantissimo che Anna continuasse a preoccuparsi della sorella ogni 3 secondi, mi ha messo un'ansia addosso :ehm:

    Questo anche a me xD

    CITAZIONE (~alyps~ @ 26/2/2020, 09:52) 
    Questo film è riuscito a passarmi il messaggio che una mamma deve fidarsi a lasciare un po' di indipendenza al proprio figlio autistico e non credo che fossero questi gli intenti! Ho appena fatto una ricerca e mi si è aperto un mondo su questo tema... che in realtà sarebbe stato interessante appoggiare un po' di più, dato che se ne parla dal 2015, quindi dal primo Frozen, solo che in realtà si è scelta un'altra direzione, improntata più sulla ricerca del passato che spiega i suoi legami magici.

    Credo di essermi totalmente persa un discorso internettiano qui :hmmm:

    CITAZIONE (~alyps~ @ 26/2/2020, 09:52) 
    Il finale lietissimo in cui qualsiasi cosa si rimette a posto, anche quella che si aveva già sacrificato, ci può anche stare,

    Sempre nella cornice delle tematiche adulte che tu non ci hai visto, io il finale l'ho trovato sì lieto (ovviamente), ma... non lo so, in qualche modo coerente e con una puntina di malinconia: voglio dire, il film inizia dopo l'happy ending ed è qualcosa che ci viene ricordato da subito, sottolineato da Olaf che chiede ad Anna, in una delle prime scene, come fa lei a non preoccuparsi dei cambiamenti inevitabili, domanda che provoca la canzone in cui Anna parla delle cose che non cambiano (vado a braccio, tendo a dimenticare i film subito xD). E si chiude con i protagonisti costretti ad affrontare il cambiamento. Un cambiamento sia pratico (Anna diventa regina, Elsa trova il suo posto nella foresta), ma anche di prospettiva (Arendelle e i loro avi non erano chi loro credevano che fossero). Certo, alla fine si aggiusta tutto, il cambiamento non è troppo doloroso (parliamo comunque di un cartone animato per bambini) e vissero (di nuovo) tutti felici e contenti... ma mi ha lasciato la sensazione che questa volta l'happy ending non è per sempre perchè niente è per sempre. L'ho trovato un interessante cambio di prospettiva rispetto agli altri finali.
    (riflettendoci, forse questo ragionamento potrebbe essere applicato a tanti sequel Disney, costretti ad iniziare nel post-happy ending, ma dal momento che non ho visto così tanti seguiti dei grandi classici, non sono sicura con quale prospettiva sia stato scelto di affrontarlo negli altri film, ma non penso con la stessa che è stata usata qui).
     
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18 replies since 13/2/2019, 19:35   290 views
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