Onward

di Dan Scanlon

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    Titolo originale: Onward
    Nazione: USA
    Anno: 2020
    Genere: Animazione
    Durata: 114 min
    Regia: Dan Scanlon
    Produzione: Walt Disney Pictures, Pixar Animation Studios
    Distribuzione: Walt Disney Pictures
    Uscita: 22 giugno 2020

    Cast: Chris Pratt, Tom Holland, Julia Louis-Dreyfus, Octavia Spencer


    Trama: Ambientato in un immaginario mondo fantastico, due fratelli elfi adolescenti si imbarcano in una straordinaria avventura per scoprire se nel mondo esista ancora un po' di magia. Lo fanno per poter passare almeno un giorno in compagnia del padre, morto quando erano troppo piccoli per ricordarlo.


    Link: mymovies IMDb wikipedia



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    Edited by ~alyps~ - 3/9/2020, 13:06
     
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    Obiettivamente non uno dei migliori film Pixar, ma mi è piaciuto comunque tantissimo, senza neanche un pizzico di delusione: anzi mi ha lasciato una sensazione di felicità cristallina per la semplicità e la dolcezza con cui è stato affrontato un tema molto delicato e adulto, che qualcuno avrebbe qualche remora a sottoporre a dei bambini, e che io ho trovato in realtà trattato in maniera incantevole per chiunque.
    Insomma, su questo i fan della Pixar come me possono stare tranquilli: il punto forte di questa casa d'animazione è stato sempre la capacità di costruire storie di crescita in maniera fantasiosa, ironica e molto matura allo stesso tempo, soprattutto, cosa che io amo sempre, dal finale dolceamaro. E questo film ha veramente tutto questo.

    Quello che gli manca è un'ambientazione visionaria e curata come quelle a cui siamo stati abituati, e che secondo me è un altro, non trascurabile, punto di forza dei film Pixar. La si può vedere questa come una scelta, per la volontà esplicita di ricreare un mondo che, per quanto pieno di elfi, fatine, troll e altre creature fantastiche, ha perso completamente o quasi la sua magia ed è quindi molto simile al nostro. Peccato però che questa nei dettagli sia appunto un'ambientazione meno fantasiosa del solito e che scarseggino quelle regole e trovate brillanti (del mondo dell'aldilà, dei giocattoli, delle emozioni, dei mostri) che sorprendono in continuazione. Inoltre c'è uno spunto molto interessante dato all'inizio che è stato quasi un peccato lasciare ai margini del racconto e che ho sentito trattato come un difetto da molti, anche se per me non totalmente. La premessa all'incantesimo che dà il via a tutta la vicenda, infatti, è che nel mondo dei protagonisti la magia sia stata completamente dimenticata perché è per pochi che la sanno usare, è poco controllabile, poco democratica, mentre la tecnologia è più semplice, pratica e soprattutto alla portata di tutti. Pian piano viene quindi abbandonata e le differenze tra razze o creature mostruose vengono appiattite in una convivenza ordinaria e pacifica. Ci si aspetterebbe quasi da questo spunto una storia che esplori o magari metta in discussione questa volontà di livellamento sociale (come ne Gli incredibili o in Zootropolis ad esempio), ma in realtà è solo un pretesto per parlare più di un aspetto "psicologico" e individuale. La magia come qualcosa di perduto, obsoleto, difficile da gestire e piano piano rimpiazzato con le comodità tecnologiche, diventa infatti una metafora per indicare tutto ciò che non è legato ad un'utilità pratica... è la memoria di un passato inutile, ma degno di essere ricordato e trasmesso, è uno slancio di vita da cercare nel profondo, un sogno, un desiderio d'avventura, una passione, una fede, un istinto, qualcosa che non pensiamo che serva a qualcosa o sia in linea o accettata dal mondo circostante. Insomma la magia di questo film, è tutto ciò che è sopito, nascosto e perduto, ma rende la vita più bella, intensa, divertente, avventurosa, emozionante e degna di essere vissuta. Io comunque l'ho trovato un taglio molto carino e mi è piaciuto molto, nonostante la semplicità dell'ambientazione, della trama e della corolla di personaggi di questo film.
    Ma soprattutto, ho trovato Onward un cartone bellissimo, anche perché particolarmente "adulto" e audace nell'affrontare il tema dell'elaborazione di un lutto e di dinamiche famigliari, grazie ad una sensibilità particolare e una marcia in più rispetto ad altri film come Kubo e la spada magica e Big Hero 6. Il messaggio che lascia alla fine, la malinconia bruciante di fondo e il senso di vuoto del protagonista, pur stemperato da continue avventure leggere e ironiche, è qualcosa di molto intenso, reale. Dan Scanlon, tra l'altro, regista del film e co-autore della sceneggiatura, si è proprio ispirato ad un fatto di vita personale, la perdita del padre quando era ancora un bambino. E colpisce inoltre il fatto che in questo mondo fantasy ci sia un'irruzione dolorosa della realtà e della malattia che è quasi raggelante e spiazzante per un cartone animato. Il finale inoltre lascia quell'amarezza e incompletezza che ho trovato onesta quando si tratta un tema di questo genere, anche se si tratta di un cartone animato per bambini e famiglie, e soprattutto mi ha sorpresa, perché non ero sicurissima di dove il film sarebbe andato a parare, ma mi ha lasciata soddisfatta, rincuorata ed emozionata molto.
    Questo film poi è stupendo per come affronta il rapporto tra fratelli e chi ha un fratello o una sorella, con cui vada d'accordo o meno, non potrà non immedesimarsi e commuoversi di fronte a questo rapporto. I due personaggi sono diversissimi, apparentemente incompatibili, ma complementari e soprattutto uniti da un legame profondissimo che se all'inizio si nota poco, man mano diventa sempre più visibile, emozionante e imprescindibile.
    Ho trovato questo film anche un bellissimo racconto di crescita e formazione, soprattutto per quanto riguarda il fratello minore: la sua evoluzione all'interno di questo viaggio on the road è trattata con quella gradualità, sensibilità e accortezza che ti fanno tornare bambino, immedesimare e crescere con lui.
    Il mio personaggio preferito però è il fratellone: un casinista, pasticcione, disordinato e ingombrante, che è sia spalla comica, sia personaggio con un background drammatico, ammirevole per la capacità di essere un mentore disinteressato, di grandissimo incoraggiamento ed entusiasmo!
    Inoltre mi è piaciuto tantissimo che fosse un po' un ribelle, rockettaro, ma che invece di distruggere cose, cercasse di salvarle e rattopparle (la macchina che cade a pezzi, il monumento da salvare per cui si incatena) e poi una cosa legata al suo personaggio, che è la sua esaltazione per i giochi di ruolo :D Da giocatrice da qualche anno di giochi simil- Dungeons and Dragons, ho trovato adorabili le battute riferite a questo mondo nerd, tra cui il fatto di dover di procedere per livelli, e l'idea che il manuale di gioco, che solo per tradizione sembrava facesse riferimento ad un passato lontano, potesse davvero condurre la ricerca! Per non parlare del tipico "dungeon" della parte finale della missione, spaventoso e avvincente! C'è anche una simpatica citazione a Indiana Jones per chi è fan!
    Ho adorato poi un aspetto del carattere di Barley
    cioè che nonostante fosse un grande appassionato di storia e magia, quando scopre che la magia esiste, ma che lui è totalmente babbano privo di magia, mentre il fratellino che non ci crede affatto e la snobba, è in realtà sorprendentemente dotato, non abbia un briciolo di invidia o delusione, ma è sinceramente, orgogliosamente felice che una persona a cui vuole bene abbia questo dono

    Il mio secondo personaggio preferito è sicuramente La Manticora... mi ha divertito moltissimo e la parte nella tavola calda mi ha fatto impazzire! Anche questo ha fatto discutere perché stereotipato, ma sinceramente trovo le critiche un po' campate per aria. Anche la mamma era un gran bel personaggio ha un ruolo attivo e intraprendente e alleato dei figli che ho apprezzato molto e non si vede granché in un prodotto per adolescenti.
    Il fatto che il padre sia un personaggio quasi superfluo per la trama potrebbe aver e avrà fatto storcere il naso a qualcuno, io l'ho trovata una scelta con un suo perché, anche se non nascondo che avrei preferito che ci fossero durante il film migliori espedienti per comunicare. Peccato invece per il personaggio della poliziotta lesbica, di cui mi interessa relativamente, ma la Pixar aveva spinto su questo personaggio lgbt per dimostrare di essere inclusiva (o forse è solo una percezione mia, ma se ne è parlato molto per via del fatto che in alcuni Paesi il film ha subito una censura) e in realtà è un personaggio estremamente marginale con un'unica battuta che lo identifica come personaggio lgbt, anche abbastanza gratuita, quindi occasione sprecata.

    Insomma, un cartone che mi ha fatto vivere appieno la magia che cerco nei cartoni animati -sensazione amplificata anche dal fatto che tornavo nella sala di un cinema dopo tanti mesi!- e in cui mi sono molto identificata, ho trovato forse non così originale come altri Pixar, ma piacevolmente adulto, con un pizzico di coraggio che gli fa onore nel trattare un tema triste.

    Edited by ~alyps~ - 8/9/2020, 02:04
     
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    È un film carino, ma l'ho trovato molto trascurato. Nel senso che propone molti elementi interessanti, ma li racconta in maniera molto superficiale e senza sfruttarli appieno. Diciamo che il film contiene tanti temi diversi, ma non ne approfondisce più di tanto nessuno.

    AMBIENTAZIONE FANTASY e il PREDOMINIO (IPOTETICO) DELLA TECNOLOGICA
    L'incipit della tecnologia che ha sostituito sempre di più la magia non mi è sembrato particolarmente rilevante ai fini della narrazione, incentrata sui due ragazzi che affrontano quella avventura su strada per poter recuperare quel poco che gli è rimasto del padre (non so come descriverlo senza rischiare di fare troppo spoiler ^^'''). È un peccato, perché era un'idea molto interessante e che si sarebbe potuto approfondire, e che invece è sfruttato effettivamente solo nella parte con le fatine in motocicletta.
    Voglio dire, che fosse ambientato in un mondo fantasy ha fatto ben poca differenza. Se i personaggi fossero stati umani, in un ambiente umano, sarebbe cambiato ben poco. Quindi secondo me, si sarebbe potuta sfruttare un po' di più l'ambientazione.

    Tra l'altro, lo spiegone tipo Dragon Trainer verso la fine lo avrei evitato, sempre per il fatto che in questo caso l'ambientazione non è stata particolarmente rilevante (voglio dire, non è che alla fine del film sia cambiato qualcosa a quel livello. Il protagonista ha iniziato a sfruttare la magia, ma il resto della popolazione non ha subito mutazioni. In Dragon Trainer si è partito che tutti odiavano i draghi arrivando alla fine che tutti hanno iniziato ad apprezzarli e a cavalcarli. Quindi l'avrei evitato.)

    IL RAPPORTO TRA FRATELLI
    Personalmente, avrei preferito che entrambi i fratelli fossero dotati di poteri magici. Quando Ian è effettivamente riuscito a riportare indietro le gambe del padre, avevo pensato che con lui avesse funzionato perché l'incantesimo prevedeva che fossero entrambi a pronunciarlo, dato che nel momento prima l'aveva letto solamente Barley con insuccesso. Avrebbero potuto fare l'ennesimo film sulla complicità tra fratelli, e invece hanno fatto l'ennesimo film del "tu sei speciale perché sei nato tale". Bah. Sinceramente non lo apprezzo, in quanto dà un pessimo insegnamento, dato che nella vita reale non si nasce speciali, ma lo si diventa con impegno e determinazione. Invece quello dell'accettare un fratello nonostante le divergenze che vi possono essere è un tema molto utile su cui lavorare, in quanto se ne possono mostrare moltissime sfaccettature. E sono d'accordo su quanto dice ~alyps~, sul fatto che almeno hanno mostrato un bel rapporto tra i due, ed è bello che da parte di Barley vi sia totale e sincero sostegno verso il fratello.
    CITAZIONE
    I due personaggi sono diversissimi, apparentemente incompatibili, ma complementari e soprattutto uniti da un legame profondissimo che se all'inizio si nota poco, man mano diventa sempre più visibile, emozionante e imprescindibile.

    LA FAMIGLIA ALLARGATA
    Sinceramente è un po' inutile pure il fatto che ci venga presentato il compagno della madre. Sarebbe potuto essere un bellissimo racconto di approfondimento sul tema della famiglia allargata, ma di fatto ogni membro della famiglia affronta una propria avventura personale distaccandosi dagli altri. Il compagno della madre poteva anche non esserci, perché non ha contribuito particolarmente alla storia (forse solo alla scena con il fermo da parte della polizia, ma tolta quella scena, il suo contributo è quasi nullo). L'accettazione di un nuovo papà sarebbe stato un altro tema carino da trattare, e che Disney non ha ancora affrontato più di tanto in uno dei suoi film d'animazione.

    In generale, l'ho trovato un film carino, ma che avrebbe potuto approfondire di più i vari temi che ha voluto proporre e che hanno invece fatto solamente da mero contorno per quanto potessero essere maggiormente sfruttabili.
     
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    Voglio dire, che fosse ambientato in un mondo fantasy ha fatto ben poca differenza. Se i personaggi fossero stati umani, in un ambiente umano, sarebbe cambiato ben poco. Quindi secondo me, si sarebbe potuta sfruttare un po' di più l'ambientazione.

    Eh, vero!

    CITAZIONE
    Avrebbero potuto fare l'ennesimo film sulla complicità tra fratelli, e invece hanno fatto l'ennesimo film del "tu sei speciale perché sei nato tale". Bah. Sinceramente non lo apprezzo, in quanto dà un pessimo insegnamento, dato che nella vita reale non si nasce speciali, ma lo si diventa con impegno e determinazione.

    Ecco invece a me questa cosa è piaciuta, ma perché credo che non siamo tutti uguali e che non abbiamo di partenza tutti gli stessi talenti. Però la complicità di fratelli c'è tutta. Ian da solo con i suoi poteri magici non sarebbe andato da nessuna parte, serviva che il fratello lo addestrasse, ma che soprattutto gli trasmettesse la fiducia, la motivazione necessaria per diventare un bravo mago e questo secondo me il cartone lo trasmette benissimo. Anche quella di essere un mentore è una qualità, e Barley inconsciamente lo accetta senza problemi forse anche perché è un fan dei giochi di ruolo e nel party ognuno ha un ruolo ben preciso: solitamente c'è un solo mago, gli altri hanno capacità e compiti diversi.

    CITAZIONE
    Sinceramente è un po' inutile pure il fatto che ci venga presentato il compagno della madre. Sarebbe potuto essere un bellissimo racconto di approfondimento sul tema della famiglia allargata, ma di fatto ogni membro della famiglia affronta una propria avventura personale distaccandosi dagli altri. Il compagno della madre poteva anche non esserci, perché non ha contribuito particolarmente alla storia (forse solo alla scena con il fermo da parte della polizia, ma tolta quella scena, il suo contributo è quasi nullo). L'accettazione di un nuovo papà sarebbe stato un altro tema carino da trattare, e che Disney non ha ancora affrontato più di tanto in uno dei suoi film d'animazione.

    Vero, anch'io avevo letto questa critica!
    Però... se fosse stato un film sulla famiglia allargata e sull'accettazione di una nuova figura di padre nel nuovo compagno, sarebbe stato un altro film. Avrebbero dovuto proprio costruire diversamente la figura del padre e avrebbero tolto valore e significato al messaggio finale che è secondo me il cuore del film. Per alcuni sbagliato
    un fratello non può essere un sostituto della figura paterna, meglio una figura adulta

    Io invece l'ho trovata una bella riflessione, soprattutto per il fatto che in questo cartone
    i fratelli sono diametralmente opposti e hanno affrontato il lutto in maniera completamente diversa, quindi si lavora tanto nel corso del cartone per colmare questo allontanamento progressivo di entrambi e far loro superare una grande perdita che li aveva feriti (mancanza di motivazione e fiducia, senso di colpa per la propria paura) con una nuova consapevolezza, ritrovando un padre l'uno nell'altro e l'uno per l'altro. Per Barley significava dimostrare di essere una figura motivazionale e responsabile, ma nello stesso tempo aprirsi al fratello ammettendo le proprie paure e insicurezze dietro una facciata sicura di sé; per l'altro capire di non essere solo e di aver avuto in realtà un punto di riferimento in tutti quegli anni, ma fare anche qualcosa affinché anche il fratello si potesse sentire figlio e ottenere quella rassicurazione di cui non pensava di aver bisogno.
    Insomma il rapporto tra fratelli per come è stato presentato in questo cartone secondo me meritava proprio di essere il fulcro della storia, per questo la figura del patrigno non aveva senso avesse troppo spazio. Oltretutto per il fatto che, per non dare l'impressione di aver trascurato una parte della famiglia che comunque c'era stata in quegli anni a fare da padre, hanno dipinto il compagno della madre come una relazione posticcia e recente, come se non si frequentassero da molto. Non abita neanche con loro, è una figura caratterizzata sì, ma che non ha ancora avuto modo di inserirsi veramente in quel gruppo famigliare.
    Non lo so, far vedere che con quest'avventura il poliziotto dimostra di essere un buon padre sarebbe stato un di più non richiesto e se avessero appiccicato una scenetta idilliaca alla fine, sarebbe stato un finale troppo buonista secondo me. Quella finale che chiude il cerchio è comunque una scena serena, che trasmette un senso di apertura senza forzare troppo le dinamiche tra personaggi
     
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    Insomma il rapporto tra fratelli per come è stato presentato in questo cartone secondo me meritava proprio di essere il fulcro della storia, per questo la figura del patrigno non aveva senso avesse troppo spazio. Oltretutto per il fatto che, per non dare l'impressione di aver trascurato una parte della famiglia che comunque c'era stata in quegli anni a fare da padre, hanno dipinto il compagno della madre come una relazione posticcia e recente, come se non si frequentassero da molto. Non abita neanche con loro, è una figura caratterizzata sì, ma che non ha ancora avuto modo di inserirsi veramente in quel gruppo famigliare.

    Appunto per questo alla fin fine è inutile che sia stato inserito (poi, ammetto di essere io un po' drastica e del parere "se non sfrutti una cosa, tanto vale non inserirla, e se proprio la metti la sua presenza deve essere motivata". ^^'')
    Potevano fare una storyline breve anche per lui. Non dico che doveva essere un film basato sul rapporto con lui, ma almeno mostrarlo interessato a fare parte della famiglia nei momenti in cui compare, quando invece viene ridotto semplicemente ad una comparsa superficiale. Voglio dire, a parte qualche breve scambio di battute all'inizio e alla fine, non cerca di fare qualcosa per integrarsi o allacciare un rapporto effettivo né con i ragazzi e né con la compagna. Tipo, anche fargli avere un breve scambio con la mamma (Laurel) sul rapporto che c'è tra lui e i ragazzi... qualcosa che mostri il suo interesse e volontà di far parte della famiglia. (Non dico che doveva essere inserito per forza, ma sarebbe stato un quid in più, diciamo.)

    CITAZIONE
    Ecco invece a me questa cosa è piaciuta, ma perché credo che non siamo tutti uguali e che non abbiamo di partenza tutti gli stessi talenti.

    Beh, se i poteri magici - ipotizziamo - sono ereditati geneticamente, in via teorica dovrebbero possederli entrambi. O almeno, credo. Cioè, da cosa è motivato il fatto che il fratello minore li abbia ereditati e l'altro no?
    Comunque, secondo diversi studi nei campi delle neuroscienze (Mandler, Loehlin e Nichols) e psicologia/sociologia (Merton, Thomas, Rosenthal) l'intelligenza/talento non sarebbe innato (quindi dovuto ad una predisposizione genetica), ma dipeso sopratutto dai contesti con cui l'individuo finisce per rapportarsi nel corso della vita.
    È vero che si può nascere in contesti maggiormente vantaggiosi rispetto agli altri, che permettono di sviluppare più facilmente certe abilità/capacità; ma non sembrerebbe essere dipeso da doti innate che il singolo possiede.

    Avrei personalmente preferito un racconto su una collaborazione orizzontale (ovvero, i due personaggi posti su uno stesso livello, entrambi con poteri e che uniscono le forze per riuscire a raggiungere il proprio obiettivo). Però anche il ruolo del fratello maggiore come guida per il fratello minore ci può stare; non dico assolutamente che sia sbagliato. Solo, ecco, non l'ho molto apprezzato (appunto perché così si rende naturalmente "speciale" solamente uno dei due).
    Voglio dire, in questo modo Ian ce la fa perché (inconsapevolmente) dotato per natura; e Barley ce la fa perché ha fatto in modo di essere in gamba. Capisco che magari volessero sottolineare che anche se si è diversi tra fratelli ci si può voler comunque bene, però, boh, non mi convince più di tanto...
    Però, sottolineo, è un mio gusto personale. (灬ºωº灬)
     
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    Il film mi ha emozionata realmente tanto, ma senze dubbio la Pixar è famosa per fare grandi cose... a metà. Mi è piaciuta l'evoluzione del rapporto tra i due fratelli e la scena non mostrata col padre intero. Questo film si salva quasi del tutto, e dopo Inside Out è il mio film Pixar preferito.
     
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    Innanzitutto che interessante questo scambio di opinioni :D

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    Appunto per questo alla fin fine è inutile che sia stato inserito (poi, ammetto di essere io un po' drastica e del parere "se non sfrutti una cosa, tanto vale non inserirla, e se proprio la metti la sua presenza deve essere motivata". ^^'')
    Potevano fare una storyline breve anche per lui. Non dico che doveva essere un film basato sul rapporto con lui, ma almeno mostrarlo interessato a fare parte della famiglia nei momenti in cui compare, quando invece viene ridotto semplicemente ad una comparsa superficiale. Voglio dire, a parte qualche breve scambio di battute all'inizio e alla fine, non cerca di fare qualcosa per integrarsi o allacciare un rapporto effettivo né con i ragazzi e né con la compagna. Tipo, anche fargli avere un breve scambio con la mamma (Laurel) sul rapporto che c'è tra lui e i ragazzi... qualcosa che mostri il suo interesse e volontà di far parte della famiglia. (Non dico che doveva essere inserito per forza, ma sarebbe stato un quid in più, diciamo.)

    Capisco la frustrazione! In linea generale sono d'accordo con te, però direi che questo patrigno in realtà una sua parte sensata che giustifichi la sua presenza e tanti piccoli momenti carini che lo riguardano ce li ha (si capisce che non è la figura paterna che i due fratelli cercano e rende la loro avventura così forsennata, che il pensarla allo stesso modo su di lui li avvicina, che capire come prenderlo e cosa poter condividere con lui, come le battute demenziali, è un modo per sentirsi parte di nuovo di una famiglia, è il personaggio su cui il ritrovamento della magia ha avuto più effetto- e abbastanza esilarante- cosa che lo riavvicina ancora di più ai due fratelli).
    Molto dipende, secondo me, da quanto si è soddisfatti da quello che c'è (tipo me sul rapporto tra fratelli) per non arrivare a sentire la mancanza di quello che ci sarebbe potuto essere, come una figura non abbastanza sfruttata!
    Dvo dire comunque che ho trovato questo molto scarno in quanto a personaggi, rispetto alla maggioranza dei film Pixar, che di solito gestiscono e rendono memorabili molti più personaggi. È stata una scelta un po' anomala, come quella di puntare poco sull'ambientazione fantasiosa e renderla più adulta e verosimile, quella di non creare personaggi secondari più incisivi (pensiamo a tutti gli incontri fatti dal padre di Nemo nel corso del suo viaggio ad es.).


    CITAZIONE
    Beh, se i poteri magici - ipotizziamo - sono ereditati geneticamente, in via teorica dovrebbero possederli entrambi. O almeno, credo. Cioè, da cosa è motivato il fatto che il fratello minore li abbia ereditati e l'altro no?

    Ma parliamo pur sempre di magia, qualcosa che spesso nelle opere di fantasia non segue le logiche della genetica :D Pensa a Harry Potter e ai Babbani che nascono nelle famiglie di maghi o viceversa. O alla "Forza che scorre potente" di Star Wars, che sembra trasmissibile per discendenza, ma non necessariamente, ma tra i due fratelli Skywalker c'è differenza in quanto a uso della Forza, almeno originariamente. Non c'è sempre un perché, è il mistero della magia, e anzi molto spesso nei fantasy è di pochi eletti, pensa al Signore degli Anelli, dove la stragrande maggioranza dei protagonisti non è neanche dotata di magia. Non la paragonerei insomma all'intelligenza, nel fantasy mi sembra quasi per definizione qualcosa di innato e imperscrutabile. Quindi lo accetto con molta serenità!

    CITAZIONE
    Voglio dire, in questo modo Ian ce la fa perché (inconsapevolmente) dotato per natura; e Barley ce la fa perché ha fatto in modo di essere in gamba. Capisco che magari volessero sottolineare che anche se si è diversi tra fratelli ci si può voler comunque bene, però, boh, non mi convince più di tanto...
    Però, sottolineo, è un mio gusto personale. (灬ºωº灬)

    Capisco benissimo da un punto di vista puramente concettuale :D diciamo che però io non vedo Ian come facilitato perché dotato di magia. In quanto non sa assolutamente come usarla per ottenere quello che desidera. Più di Barley ha fatto un percorso di crescita e di superamento delle proprie paure e insicurezze pazzesco dall'inizio del cartone, e i suoi progressi nel campo della magia sono una modalità quasi allegorica di rendere la sua evoluzione visibile e potente. Barley ha solo, secondo me, un talento diverso, che è quello di insegnare e di fare da mentore, con la sua cultura, esperienza, intraprendenza, secondo me da non sottovalutare: dietro un bravo professionista c'è spesso un bravo insegnante, dietro una figura più timida e insicura, un motivatore, dietro un genio, una musa ispiratrice e così via. Sono figure complementari e secondo me i personaggi sono fighi entrambi, ma soprattutto il cartone li rende fighi entrambi... tant'è che il mio personaggio preferito è Barley e non lo trovo assolutamente in difetto rispetto al protagonista o trattato ingiustamente!
    Naturalmente anche il fatto che a me piaccia come messaggio è un mio gusto personale ^^

    CITAZIONE
    Il film mi ha emozionata realmente tanto, ma senze dubbio la Pixar è famosa per fare grandi cose... a metà.

    Aspetta, perché "a metà"?
     
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    In molti film crea grandi personaggi, ma storie deboli o con poco senso. Io adoro Merida, lei è la mia principessa preferita, ma da essere onesta la storia è banale. Toy Story ci sono tanti perché non riposti, The good dinosaur manca di caratterizzazione dei personaggi, Toy Story 4 è probabilmente il film d'animazione peggiore dello studio. Così come altri esempi. Ma loro hanno avuto il merito di inventare l'animazione CGI già negli anni '80, quindi io penso che loro siano bravi ma potrebbero impegnarsi di più.
     
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    Sono d'accordo, ma hai preso giusto giusto quelli meno riusciti! :D
    (Per me il peggiore è Cars 2, Toy Story 4 secondo me è molto bello, ma visto da solo è un film a metà come dici tu, perché è il terzo sequel di una saga, quindi risulta incompleto)
     
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    CITAZIONE (~alyps~ @ 21/9/2020, 11:28) 
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    In molti film crea grandi personaggi, ma storie deboli o con poco senso. Io adoro Merida, lei è la mia principessa preferita, ma da essere onesta la storia è banale. Toy Story ci sono tanti perché non riposti, The good dinosaur manca di caratterizzazione dei personaggi, Toy Story 4 è probabilmente il film d'animazione peggiore dello studio. Così come altri esempi. Ma loro hanno avuto il merito di inventare l'animazione CGI già negli anni '80, quindi io penso che loro siano bravi ma potrebbero impegnarsi di più.

    Sono d'accordo, ma hai preso giusto giusto quelli meno riusciti! :D
    (Per me il peggiore è Cars 2, Toy Story 4 secondo me è molto bello, ma visto da solo è un film a metà come dici tu, perché è il terzo sequel di una saga, quindi risulta incompleto)

    Sì, cars è realmente molto brutto. Come tu puoi vedere la sceneggiatura, i personaggi, i dettagli, tutti mancano spesso di qualcosa.
     
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    Grazie all'ultimo giorno di abbonamento Disney+ sono riuscita a recuperarlo!

    A me è piaciuto anche se almeno all'inizio l'ho trovato un po' atipico, un po' strano vedere il metà-padre andare in giro onestamente xxD .. insomma, forse io almeno al busto sarei arrivata XD
    ma da quando iniziano il viaggio e incontrano la gang delle fatine (xdD) è stato tutto in discesa, le battute non mancano e anche i momenti giocosi, ma soprattutto il rapporto fra i due fratelli è sicuramente la parte più riuscita del film. Mi hanno fatto sorridere e quasi commuovere alla fine. Senza dover essere orfani, se avete un fratellone di 5/6 anni più grande, vi sarete di sicuro immedesimati xxD (io mi ricordo benissimo il primo giro in bicicletta con mio fratello che mi aveva tolto le rotelle ahhh oddio xdD o il primo giro in macchina xxD).
    E ho apprezzato molto l' aver cambiato le carte in tavola alla fine, il fratello maggiore che sembrava più forte era proprio quello che aveva più bisogno di fare i conti col passato. Mi ha sorpreso e, come dicevo prima, emozionata!

    Ah la Manticora e la mamma erano divertentissime :D
    sul patrigno non c'è molto da dire, in effetti ha un ruolo marginale ma volendo favorire il rapporto fra fratelli è giusto che sia così. Alla fine le sue scenette ci sono, e quando scioglie i capelli è stato un bel colpo di scena hahah xxDD

    Il discorso dell'ambientazine/tecnologia fa da contorno. Ma a fine film si capisce che la "magia" è ritornata come materia di studio, e che le tante razze hanno riscoperto le loro antiche caratteristiche. Alla tecnologia e al vivere in modo civile (come in Zootropolis) non possono più rinunciare, ma nello stesso tempo si riappropriano delle caratteristiche che li contraddistinguono. Un ritorno alle origini moderato diciamo xDD mi piace, è coerente con il mondo che ci hanno proposto ad inizio film.


    In generale è un cartone che promuovo. Già adesso mi va di rivederlo, quindi per me è approvato : ))
    Sta nella parte alta della classifica dei film Pixar per quanto mi riguarda
     
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    Concordo su tutto-tutto! Per una volta ahaha

    Rivisto qualche giorno fa (anch'io sfruttando l'abbonamento, già che l'ho fatto per Soul mi sono guardata o riguardata altri 3-4 cartoni :ehm:)

    Stavolta non ho pianto come la prima volta, però... mi è piaciuto tanto tanto anche rivisto, sono contenta :*_*:
     
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12 replies since 27/8/2019, 11:28   239 views
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