Soul

di Pete Docter, Kemp Powers

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    Titolo originale: Soul
    Nazione: USA
    Anno: 2020
    Genere: Animazione, Avventura
    Durata: 101 min
    Regia: Pete Docter, Kemp Powers
    Produzione: Walt Disney Pictures, Pixar Animation Studios
    Distribuzione: Walt Disney
    Data di uscita: 25 dicembre su Disney+

    Voci originali: Jamie Foxx, Tina Fey, Quest Love, Phylicia Rashad, Daveed Diggs, Angela Bassett, Richard Ayoade, John Ratzenberger
    Voci italiane: Neri Marcorè, Paola Cortellesi, Perla Liberatori, Federica De Bortoli, Oliviero Dinelli, Ludovica Modugno, Rossella Izzo, Jonis Bascir, Fabrizio Vidale

    Trama:
    Un musicista che ha perso la sua passione per la musica viene trasportato fuori dal suo corpo e deve ritrovare la sua strada con l'aiuto di un'anima infantile.

    Link:
    Wikipedia, MyMovies, IMDb

    Trailer:



    Edited by ~alyps~ - 21/2/2021, 08:33
     
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    adesso so cosa mettere alla voce delusione del sondaggione 2020 (:
     
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    Noooo... io ho delle aspettative altissime
     
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    io invece dico che è da UP che la Pixar non faceva qualcosa di così bello
     
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    Ma che meraviglia! :*_*:
    Ho sempre aspettative altissime con i nuovi film Pixar eppure riescono sempre a sorprendermi!
    Credo sia il primo film Pixar che considererei totalmente non per bambini, ma forse troppo maturo perfino per una fascia di adolescenti. Il primo terzo del film, in cui vengono spiegate le regole che regolano l'antemondo, è troppo articolato e complesso per un bambino, in più direi anche che lo humor e le invenzioni in questa parte sono più sofisticati e in un certo senso meno riusciti che in Inside Out, forse appunto per la complessità dell'argomento: ci sono citazioni più colte, un'ironia più raffinata e meno immediata, ma soprattutto dei concetti con cui, per quanto curiosi e interessanti, è più difficile relazionarsi e immedesimarsi, perché non se ne ha esperienza. Mia mamma andava a nozze con questo soggetto: lei crede proprio, e appassionatamente, ad alcune cose che venivano semplicemente suggerite in maniera visionaria, poi va bè, è insegnante di musica alle medie e pianista come il protagonista, finalmente dopo ANNI ho trovato un film Pixar che era proprio pane per i suoi denti e ha apprezzato moltissimo :D La seconda parte, più semplice e narrativa, è quella che tutti possono apprezzare e fa svoltare il film in maniera assolutamente brillante, divertente, emozionante, rendendo anche il ritorno nell'antemondo straordinario e commovente. Quello che mi è piaciuto di più di questo cartone è sicuramente il messaggio, che ancora una volta dimostra l'originalità di questa casa di produzione, la sua capacità di trattare temi non scontati, delicati, difficili, lasciare degli insegnamenti profondi e moderni alle nuove generazioni, con un linguaggio fantasioso e accessibile a tutti, o quasi. Io trovo davvero meraviglioso l'input che è stato lanciato, consapevole che sia così poco americano e disneyano. Ho trovato anche che strizzasse l'occhio, non so quanto consapevolmente, a La La Land. La visione del sogno e dell'obiettivo che ne vien fuori è abbastanza simile, ma ne vengono dipinte sfumature diverse.
    E poi l'imprevedibilità, che è qualcosa di veramente raro oggi: non sapevo davvero dove sarebbe andato a parare e come si sarebbe evoluta la vicenda, e questa capacità che hanno i film di questa casa di produzione di sorprendermi e accompagnarmi in un viaggio di formazione esattamente come quando ero bambina e seguivo con ingenuità e meraviglia anche le storie più semplici, è incredibile.
    Non so se avrei preferito un finale diverso
    mi aspettavo che Joe sarebbe morto, eppure quando gli è stata data un'opportunità avrei voluto tanto che facessero vedere con qualche scena extra sulla sua vita post esperienza post mortem!

    in ogni caso mi ha davvero colpita ed emozionata!

    CITAZIONE (Marcø @ 26/12/2020, 23:02) 
    io invece dico che è da UP che la Pixar non faceva qualcosa di così bello

    A me sono piaciuti tantissimo anche Inside Out e Coco (perché la seconda volta l'ho rivalutato un sacco)... con la Pixar è così difficile stilare classifiche. Dovrei rivedere questo e Inside Out per decidere!

    Edited by ~alyps~ - 27/12/2020, 17:11
     
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    Sarà che mi aspettavo qualcosa di diverso ma purtroppo questo film non ha suscitato in me quel senso di meraviglia a cui la Pixar mi ha abituato.
    Non si può dire che sia un brutto film ma -come cartone animato, perché questo è- non mi convince, non mi viene voglia di rivederlo :rolleyes:

    Il protagonista, dopo che si è comportato per tutto il tempo da egoista, capisce che nella vita bisogna godersi le piccole cose ed entrare in empatia con gli altri. Capisce inoltre che i sogni che ci facciamo possono essere anche solo illusioni o scuse per non fare altro.. Temi molto adulti che se non hai almeno 30 anni e qualche fallimento sulle spalle non puoi capire fino in fondo.
    Non credo che un bambino possa affezionarsi a questa storia, forse si ricorderà solo del gatto (che è l'unica vittima del cartone, da notare xxD -gli hanno rubato l'anima!)

    Anche la non-fine, con Joe che non si sa cosa farà della sua vita, è troppo da cinema "impegnato" piuttosto che da cartone animato.
    Questo tipo di pellicole io le vedo molto prosaicamente come delle favole, più o meno articolate, con una morale facilmente comprensibile ed un inizio e una fine abbastanza certa per i nostri eroi.
    Quindi o dovevano seccare il protagonista (e lo avrei preferito), oppure dovevano chiudere il cerchio con Joe che fa il professore di musica come ad inizio film, ma felice !! Questo avrebbe reso il messaggio chiaro, avrebbe fatto capire meglio il senso/morale del film, rendendolo accessibile anche ai più piccoli o comunque a chi non ha mai vissuto i patimenti del protagonista.

    Per questo mi ha deluso, lo reputo un film ben fatto, ben confezionato ma poco pensato per essere trasversale e paradossalmente con poca anima
     
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    Capisco quello che intendi, sono d'accordo che sia un film apprezzabile sopratutto dagli adulti, mentre altri film Pixar possono essere apprezzati a più livelli... vedi Up ad esempio, che è molto colorato, buffo e infantile, pur avendo tra le scene e i personaggi più drammatici della Pixar!
    CITAZIONE
    Quindi o dovevano seccare il protagonista (e lo avrei preferito), oppure dovevano chiudere il cerchio con Joe che fa il professore di musica come ad inizio film, ma felice !! Questo avrebbe reso il messaggio chiaro, avrebbe fatto capire meglio il senso/morale del film, rendendolo accessibile anche ai più piccoli o comunque a chi non ha mai vissuto i patimenti del protagonista.

    Anche a me è rimasta questa perplessità sul finale, ma non perché sia un tipo di finale troppo adulto o perché il messaggio non fosse abbastanza chiaro, solo ho questa sensazione che o con la morte o con qualche scena dopo la nuova opportunità, mi avrebbe dato un maggiore senso di completezza! Ma dovrei rivederlo per confermarla :D
    Devo anche dire una cosa però, apprezzo tantissimo il fatto che con gli ultimi 3 film, la Pixar stia trattando temi adulti senza troppi scrupoli, in particolare il tema della morte (qui come in Coco e in Onward), ma anche, come in questo caso, il ruolo dei sogni, degli obiettivi, la considerazione del fallimento e del successo nella vita... e non tanto per me, che vengo accompagnata durante la mia vita da cartoni animati sempre più maturi, ma perché credo che le nuove generazioni siano pronte a recepire questo genere di stimoli sempre più in tenera età. Per certi versi le trovo molto profonde, sveglie e piene di domande, sarà anche il fatto di essere iperconnesse e avere accesso ad una quantità di prodotti di intrattenimento che io personalmente non avevo...
    Non so, è una mia impressione data dai bambini e ragazzi con cui sono entrata in contatto ultimamente e le cui domande e riflessioni talvolta mi hanno spiazzata, ma credo che questi prodotti che noi consideriamo adulti, possano davvero essere apprezzati, incuriosire, far riflettere non dico a 4 o 5 anni, ma a 11-12 probabilmente sì!
     
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    Non so, è una mia impressione data dai bambini e ragazzi con cui sono entrata in contatto ultimamente e le cui domande e riflessioni talvolta mi hanno spiazzata, ma credo che questi prodotti che noi consideriamo adulti, possano davvero essere apprezzati, incuriosire, far riflettere non dico a 4 o 5 anni, ma a 11-12 probabilmente sì!

    sei un'eterna ottimista, Alyps XDD
    io sono più come il vecchio di UP, ho pochissima fiducia nelle nuove generazioni muhahah XD

    però, hai ragione, che ben vengano film d'animazione un minimo riflessivi in cui il bambino/ragazzino è costretto a pensare e ragionare un po'! Su questo mi trovi d'accordo

    tra l'altro, Onward non l'ho visto, ma Coco è meraviglioso (piango sempre alla fine, ogni santissima volta), tratta un tema forte ma arriva subito, è immediato. In Soul l'opera di semplificazione è riuscita fino ad un certo punto, comunque devo concedergli ameno un'altra visione (e forse il "fallimento" è, fra tutti, l'argomento più difficile da trattare)
     
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    sei un'eterna ottimista, Alyps XDD
    io sono più come il vecchio di UP, ho pochissima fiducia nelle nuove generazioni muhahah XD

    Mi faccio sempre riconoscere :lol:
    Ma in realtà ho maturato questa prospettiva con un mese di insegnamento alle medie, prima non è che ne avessi chissà quanta (avrei voluto parlare con la mia prima di questo film, nel modulo sulle fiabe avevamo anche fatto una piccola digressione sui film Pixar T_T)

    CITAZIONE
    tra l'altro, Onward non l'ho visto, ma Coco è meraviglioso (piango sempre alla fine, ogni santissima volta), tratta un tema forte ma arriva subito, è immediato. In Soul l'opera di semplificazione è riuscita fino ad un certo punto, comunque devo concedergli ameno un'altra visione (e forse il "fallimento" è, fra tutti, l'argomento più difficile da trattare)

    Concordo su Coco <3
    Che secondo è uno dei più accessibili della Pixar, tant'è che io l'avevo giudicato troppo semplificato per certi versi... ma già alla seconda visione la mia parte razionale e adulta se n'è assolutamente dimenticata e l'ho amato in maniera incondizionata
    Secondo me con Soul neanche c'è stata una grande volontà di semplificazione... già Inside Out, rivisto qualche giorno fa, è pieno di concetti complessi, ma è più accessibile di questo, l'ho trovato un miglior compromesso. Però ovviamente, senza pensare ai bambini, io ho gradito molto comunque :D
     
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    Ho mentito in chat, in realtà in tutti questi mesi un altro film l'ho visto: questo.
    Mi è piaciuto molto, era godibile come film e il messaggio veicolato era assolutamente commovente per la me trentenne che ancora non sa che cavolo vuole fare della propria vita e si sente inutile perchè senza scopo più giorni che no.
    Concordo con quanto avete già scritto voi, sia per il finale
    Anch'io avrei preferito che morisse. Ma l'alternativa che è stata suggerita che continuasse a fare il professore di musica è anche interessante, anche se alla fine ho avuto la sensazione che si fosse totalmente disinteressato della musica (o meglio, che capito che la storia di avere uno scopo nella vita è una grande baggianata, si sia reso conto di poter inseguire altri sogni che non fossero il Jazz). Aggiungo che mi sarebbe piaciuto moltissimo vedere, magari come scena extra finale, stralci della vita di 22.

    A questo proposito, mi sono accorta che nessuno di voi ha nominato 22: era il personaggio migliore!! Assolutamente adorabile nella sua testardaggine e impossibile non simpatizzare col suo sentirsi un fallimento!
    E vorrei anche citare la scena della gente persa nella propria arte, e la linea sottile tra il perdersi nel momento e il perdersi e basta. Molto poetico.
    E il tipo del cartello, che non può non essere menzionato XD

    L'altro argomento sul quale concordo con voi è che sia un film per adulti: a questo proposito un paio di giorni fa ho letto un articolo che è cattivello, ma sul quale mi è impossibile dissentire. Se avete una decina di minuti, sarebbe interessante conoscere le vostre opinioni in merito.
     
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    A questo proposito, mi sono accorta che nessuno di voi ha nominato 22: era il personaggio migliore!! Assolutamente adorabile nella sua testardaggine e impossibile non simpatizzare col suo sentirsi un fallimento!

    Hai ragione! Sì questa volta non ho analizzato nel dettaglio tutti i personaggi o le scene migliori, ma i miei complimenti generalizzati per il film possono essere sicuramente indirizzati più all'originalità del personaggio di 22, o all'interazione conflittuale e divertente con Joe, che non al protagonista stesso (per quanto ben caratterizzato e per quanto per carattere mi immedesimassi più in lui che in 22!).
    CITAZIONE
    E il tipo del cartello, che non può non essere menzionato XD

    Ovviamente! XD A me piaceva anche il Jerry contabile imbronciato e maniacale, lo trovavo adorabile! :roll:

    Articolo interessantissimo, che ho dovuto però leggere 2 volte per capire che tesi sostenesse e dove volesse andare a parare esattamente.
    Su alcune cose sono d'accordo, tipo queste
    CITAZIONE
    Pupazzi, modellini, giornaletti, cartoni animati: tutto ormai è pensato anche e soprattutto per chi ha dai trent’anni in su, reddito sufficiente, tempo libero, hobby. Se c’è una differenza (oltre al sistema pensionistico) tra baby boomers e quelli che sono venuti dopo è che i baby boomers sono stati i primi ad avere un’infanzia intesa come la intendiamo oggi e gli ultimi che un certo punto diventavano adulti senza voglia, tempo e modo di dedicarsi alle cose dei bambini.

    CITAZIONE
    Siamo alla fine del decennio dei supereroi al cinema, trasposizioni su grande schermo di personaggi inventati 50, 60, 70, 80 anni fa pensando agli spiccioli nelle tasche di bambini e ragazzini. Siamo nell’era del reboot e del revival, della citazione e della nostalgia, degli universi espansi e condivisi, architetture dell’immaginazione costruite per contenere l’ossessione per un passato nel quale la felicità era a portata di paghetta.

    È innegabile che Gen-X e Millenials hanno più possibilità rispetto alle generazioni precedenti di continuare ad essere bambini, possibilità che vengono ben colte da case di produzione come la Disney che fanno leva sull'effetto nostalgia e innescano anche un circolo vizioso.

    CITAZIONE
    Non che ci sia niente di male in adulti che parlano di cose da adulti con strumenti tradizionalmente intesi (anche, soprattutto) per i bambini. Tutto scorre, però, quindi c’è un che di inquietante nell’osservare adulti che non riescono a rinunciare alle forme e agli spazi dell’infanzia, agli usi e consumi della gioventù. E viene spontaneo solidarizzare con i ragazzini che vedono spesso i genitori occupare ogni spazio dell’immaginario collettivo, che sentono mamma e papà sproloquiare sulla superficialità di una gioventù ossessionata da TikTok e Twitch dall’alto dei loro simposi sulle somiglianze tra il Codice Jedi e la filosofia Sith, che sottolineano il cattivo gusto di certo abbigliamento da trapper ma non provano imbarazzo a mostrarsi in pubblico con la t-shirt dei Vendicatori.

    La mia posizione comunque è che non ci sia niente di male, ma neanche "un che di inquietante", salvo certi livelli patologici (come quello suggerito del genitore che rimpiange di dover usare i soldi per comprare un pupazzo per il figlio e non un'action figure per sé... oserei affermare, si vede che chi scrive non ha figli). Non riesco a trovare niente di male per un genitore l'essere affezionato a film, saghe e personaggi della sua infanzia e condividerli con i propri figli. E non è neanche vero, come afferma più tardi, che i figli si annoierebbero con gli idoli dei genitori. Lo dimostrano una serie di giocattoli e prodotti trasversali di grande successo, lo vedo quando vado a trovare i miei nipotini che vanno matti per Jurassic World, Toy Story, i Transformers, Cars e una lunghissima serie di prodotti di cui è fan il loro papà (anche se naturalmente più degli episodi più vecchi). Sotto questo punto di vista, devo ammettere che la Disney e altre case ci stanno vedendo giusto sul rinnovare certe saghe, il problema è quando (per la maggior parte) ciò viene fatto solo per puro interesse commerciale e senza ispirazione.

    CITAZIONE
    Che poi Soul sia parte della soluzione o del problema è da decidere, è attraversato da un’autocoscienza che potrebbe essere tanto risultato di analisi deduttive quanto una di quelle intuizioni improvvise che vengono quando una situazione è andata troppo oltre, quando un’epoca si avvicina alla fine.

    Io non attribuirei a Soul né l'essere il sintomo di un problema né costituire un monito alla Generazione x e ai Millenials "una verità che Soul cerca di sussurrarci all’orecchio accarezzandoci la testa: siete grandi, ormai" e parafrasando un altro pezzo dell'articolo "siete egoisti ed egocentrici come nessun’altra generazione prima, vi siete presi anche i giocattoli dei bambini". Non credo proprio che potesse essere neanche vagamente l'intento dietro la scelta di realizzare un cartone con temi adulti :D sono sicura che ci sia la volontà di cominciare a suggerire nelle nuove generazioni, tra una gag e l'altra, il fatto che l'avere un obiettivo fisso, un sogno da inseguire nella vita non sia tutto (visti i tempi che corrono) e il trasmettere in maniera poetica questo messaggio ai ventenni e agli adulti di adesso. La deduzione dell'autore dell'articolo si basa tra l'altro su un assunto che è che i film d'animazione siano prodotti per bambini prestati (egoisticamente) in questo caso agli adulti.

    CITAZIONE
    è il primo film d’animazione di un grande studio occidentale pensato esclusivamente per gli adulti.

    Menomale che ha aggiunto "di un grande studio occidentale" perché ero già pronta a controbattere :D
    È un'associazione, "Film d'animazione = film per bambini" che si fa più che altro con i prodotti Disney, che poi, l'autore parla di origini, ma non ne sono così sicura...
    Non so quanto Biancaneve, Bambi, Fantasia, Alice nel Paese delle Meraviglie e tanti altri film delle origini siano stati pensati soprattutto per bambini...
    Non tratterei Soul come la prima grande anomalia dai tempi della nascita dell'animazione. Ma bene che l'animazione nel 2020 grazie ad uno degli studi di produzione più famosi si svincoli dall'essere universalmente recepito come "per bambini"! Però è anche vero che la Pixar vuole rivolgersi a pubblici di tutte le età, quindi il fatto che si rivolga prevalentemente ad adulti e piaccia prevalentemente agli adulti è qualcosa di strano che nei fatti tradisce in un certo senso i suoi valori.

    Non sono neanche d'accordo sul fatto che la cultura pop "esiste perché esistono l’infanzia e l’adolescenza, la fanno i bambini e i ragazzini." Mi sembra un'affermazione un tantino azzardata, vale a dire che qualsiasi elemento della cultura pop è stato in origine un prodotto per bambini o adolescenti? Al massimo "un qualcosa di trasversale" "universale" che parla a più generazioni. E nemmeno (ma bisognerebbe aprire un discorso a parte) sono d'accordo sul fatto che l'insuccesso della seconda trilogia di Star Wars sia attribuibile ad una sorta di target sbagliato (i trentenni cresciuti con la prima e non i tredicenni dell'epoca o meglio i tredicenni che risiedevano ancora nei trentenni). Secondo me è un po' una forzatura pensare che i problemi della saga risiedano in questo e non in problemi di scrittura, visto il successo di numerose opere ben più complesse e articolate rivolte agli adulti (quelle che generano i "simposi sulle somiglianze tra il Codice Jedi e la filosofia Sith"), da fumetti a cartoni e videogiochi.

    Comunque articolo molto interessante, solleva tematiche per nulla scontate!

    Edited by ~alyps~ - 3/1/2021, 21:43
     
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    Secondo me l'autore dell'articolo è uno della nostra generazione che in questa "appropriazione di spazi di altre generazioni" ci sguazza ma poi pensa che sia inquietante. Insomma, una condanna con riconoscimento del vantaggio che ne traiamo.
    Io sinceramente sono troppo scollegata dal mondo dei bambini per poter dire se certi prodotti siano davvero trasversali (mio fratello di otto anni guarda video su youtube e gioca ai videogiochi e di film non ne vuole sapere), ma quello che mi ha colpita, leggendo quell'articolo è stata la realizzazione che certi prodotti molto mainstream (tipo i film Disney-Pixar) sono sempre stati indirizzati a me. Quando avevo dieci anni erano film per la me decenne, a vent'anni erano per la me ventenne e ora (che sinceramente pensavo sarebbe finita), ecco che invece i cartoni Disney sono per la me trentenne. Soul in maniera fin troppo esplicita, ma penso anche a Frozen 2, con il leit-motiv del diventare grandi, e sicuramente molti altri. Questa cosa sì, la trovo un po' inquietante XD Perchè qui non si parla più di film che possono avere una doppia chiave di lettura, che ai bambini sembrano buffi e divertenti e gli adulti trovano intelligenti... qui si parla proprio di film che parlano di adulti agli adulti. E ci sta che ogni tanto succeda, ma effettivamente Soul non è un'anomalia nel panorama recente.
    Poi ovvio che conosco un sacco di coetanei che sono cresciuti, che dal "mondo dell'infanzia" si sono staccati, anche con il contributo dei figli però... è effettivamente innegabile che la nostra generazione si è presa tanto del mercato dei media (possiamo anche limitarci al mercato cinematografico in questa sede), anche spazi che un tempo erano riservati ad altre generazioni.

    E la ragione che viene data del perchè la seconda saga di Star Wars ha fatto flop sinceramente l'ho trovata geniale XD Poi non sono abbastanza fan per giudicare se possa essere fondata come motivazione, ma è sicuramente un punto di vista molto originale!
     
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    Ho letto l'articolo postato sopra,
    secondo me dice solo una marea di sciocchezze e fa un mischione di più argomenti che c'entrano poco con il cartone in sè. L'errore che commette più volte è la continua banalizzazione di un'intera generazione, come se bastasse avere 30 anni per essere in automatico un "nerd" (su cosa poi voglia dire essere nerd si potrebbe aprire un ulteriore dibattito).

    CITAZIONE (~alyps~ @ 3/1/2021, 21:22)
    , che ho dovuto però leggere 2 volte per capire che tesi sostenesse e dove volesse andare a parare esattamente.

    perchè non è scritto proprio benissimo imho

    CITAZIONE
    oserei affermare, si vede che chi scrive non ha figli.

    questo è sicuro



    Comunque SOUL, IL CO-REGISTA KEMP POWERS HA CHIARITO UN BUCO DI TRAMA SU MR. MITTENS

    Cioè il gatto! E mi interessava questo aspetto :rolleyes:
    Peccato per la risposta: "Il gatto ha 9 vite, per rispondere alla tua domanda su come sia tornato indietro. In realtà avevamo pronta un'intera sequenza su come Mr. Mittens avesse riacquistato il suo corpo. Pensavamo di inserirla dopo i titoli di coda, ma poi ci è sembrata una cosa dai toni eccessivamente stupidi"

    bah

    AH ,,,,
     
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    Quando avevo dieci anni erano film per la me decenne, a vent'anni erano per la me ventenne e ora (che sinceramente pensavo sarebbe finita), ecco che invece i cartoni Disney sono per la me trentenne. Soul in maniera fin troppo esplicita, ma penso anche a Frozen 2, con il leit-motiv del diventare grandi, e sicuramente molti altri. Questa cosa sì, la trovo un po' inquietante XD Perchè qui non si parla più di film che possono avere una doppia chiave di lettura, che ai bambini sembrano buffi e divertenti e gli adulti trovano intelligenti... qui si parla proprio di film che parlano di adulti agli adulti. E ci sta che ogni tanto succeda, ma effettivamente Soul non è un'anomalia nel panorama recente.

    Non avevo in effetti mai riflettuto sulle logiche di mercato della Pixar (al contrario della Disney), però mi ci ritrovo in piccola parte. È sicuramente vero che gli ultimi due episodi di Toy Story e questo Soul parlano molto più direttamente di altri a ventenni o trentenni, volendo anche, includendo la Disney dura e pura, Frozen 2 (che però secondo me rimane un cartone infantile prestato non troppo bene a tematiche adulte). Per il resto io trovo che la Pixar si sia sempre in qualche modo rivolta anche agli adulti, che poi è quello che dei film per famiglie dovrebbero fare (Alla ricerca di Nemo, per quanto fruibile da un bambino, per temi si rivolge persino di più ad un genitore, Wall e utilizza sicuramente un linguaggio e delle tematiche più apprezzabili da adulti, il già citato Up tocca corde diverse a grandi e piccini) Per non parlare della Dream Works, che addirittura ha da subito realizzato cartoni per adulti, correggendo invece il tiro più recentemente: Z la formica doppiato da Woody Allen è un film di Woody Allen, con tutte le battutine, pessimismo e paranoie del caso, Shrek è una parodia delle fiabe con dello humor e delle frecciatine anche "piccanti".
    E Oceania, Onward, Coco, Ralph Spacca Internet, per fare qualche nome di cartone Disney/Pixar invece degli ultimi anni, mi sembra che possano essere perfettamente godibili dai bambini, al massimo li trovo ambivalenti...

    Insomma, questa progressività per cui la maturità dei cartoni cresca progressivamente con il suo pubblico non riesco a vederla, mi sembra un po' forzata. Mi fa piacere che vengano recentemente sdoganati certi temi che non venivano affatto affrontati prima, ma questo appunto lo attribuisco anche ad una crescita dello studio, a stare al passo con i tempi, ed è anche per questo che questi cartoni in generale continuano a sembrarci sempre stimolanti ad ogni età.

    Però dopo aver riletto certi miei commenti sul forum riguardo i film Pixar, starò più attenta ad utilizzare il termine "adulto" come valore aggiunto, perché, come ripeto sempre, specialmente per la Pixar, in realtà il vero valore è che sia accessibile a tutti! E perché d'ora in poi mi sentirò un po' egoista nell'usarlo XD

    CITAZIONE
    E la ragione che viene data del perchè la seconda saga di Star Wars ha fatto flop sinceramente l'ho trovata geniale XD Poi non sono abbastanza fan per giudicare se possa essere fondata come motivazione, ma è sicuramente un punto di vista molto originale!

    Originale è sicuramente originale, però riflettendoci un attimo secondo me non regge! Non vado più nel dettaglio per non andare off topic, ma sicuramente chi è nerd di Star Wars al livello da lui suggerito non disprezza inconsapevolmente la nuova trilogia perché si riferisce ad un target più adulto (che poi il target della seconda trilogia sia adulto sarebbe un altro punto da discutere), anzi è super severo con gli elementi più infantili della saga.

    CITAZIONE
    è la continua banalizzazione di un'intera generazione, come se bastasse avere 30 anni per essere in automatico un "nerd" (su cosa poi voglia dire essere nerd si potrebbe aprire un ulteriore dibattito).

    Già, poi viene fatta un po' confusione tra i nerd (specie quelli di fumetti e film Marvel) e i semplici estimatori dei film d'animazione, mettendoli nella stessa categoria di "adulti ancora bambini" "che non riescono a rinunciare a forme e spazi dell'infanzia". Quando in realtà non sono due categorie sovrapponibili e secondo me non è neanche per forza vero che queste due categorie debbano per forza essere rimaste ancora ad uno stadio spensierato, infantile, egoista come quello descritto. Saranno più fanciullini, avranno avuto un'adolescenza più lunga rispetto al padre classe 1950 o più ancora rispetto al nonno classe 1920-30, ma possono essere benissimo padri/madri di famiglia e/o persone in carriera già perfettamente inserite nella vita adulta e responsabile. Ne conosco diversi!
    E poi appunto ripeto, quest'associazione animazione=prodotto per l'infanzia secondo me dovrebbe essere rivista, l'animazione è uno strumento come un altro che da ben prima dell'ultimo decennio è prestato anche all'intrattenimento per adulti, che siano single o genitori che riflettono su alcune storie e valori insieme ai loro figli, a livelli diversi, poco importa.

    Quindi insomma partendo da constatazioni che rispecchiano la realtà dei fatti, secondo me il buon Francesco sviluppa dei ragionamenti un tantino forzati.

    CITAZIONE
    Comunque SOUL, IL CO-REGISTA KEMP POWERS HA CHIARITO UN BUCO DI TRAMA SU MR. MITTENS

    Cioè il gatto! E mi interessava questo aspetto :rolleyes:
    Peccato per la risposta: "Il gatto ha 9 vite, per rispondere alla tua domanda su come sia tornato indietro. In realtà avevamo pronta un'intera sequenza su come Mr. Mittens avesse riacquistato il suo corpo. Pensavamo di inserirla dopo i titoli di coda, ma poi ci è sembrata una cosa dai toni eccessivamente stupidi"

    Oddio! :woot: Non so perché mi sia dimenticata di scriverlo qui, ma ho chiesto praticamente a tutte le persone con cui ho parlato di Soul del gatto :lol: "Ma il gatto?? che significa che Joe poteva entrarci perché non aveva un'anima? T_T ma poi si vede che ha un'anima quando arriva sul nastro trasportatore... ma poi cosa succede al gatto quando Joe se ne va?" Insomma mi era rimasto un nodo irrisolto su Mr Muffola e sugli animali in generale (è che guardo il mio cane e ci penso). Bellissima la spiegazione delle 9 vite!

    Comunque non sarebbe affatto stata una scena stupida :doh: potevano metterla esattamente nei titoli di coda, magari dopo un paio di minuti... come in Inside Out sarebbe andata benissimo, quando mostravano le emozioni della maestra, dell'autista di autobus, dei cani e dei gatti :D
     
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    Sono rimasta profondamente estasiata e colpita da questo splendido film d'animazione! :D Mi ha entusiasmata ancor più di quanto non avesse fatto Inside Out.

    Forse una cosa che mi è piaciuta tantissimo fin da subito è il fatto che questo cartone sia più che altro impostato come un vero e proprio film! Parlo di particolari scelte di regia e fotografia, è una sensazione che mi ha fato fin dalla prima sequenza. Poi ovvio che questa cosa si riscontra sopratutto nelle sequenze ambientate sulla terra e non nell'antemondo. Ma ecco, questo aspetto me l'ha fatto percepire fin dall'inizio come "impegnativo" e "adulto", sicuramente non per un pubblico di bambini, su questo concordo assolutamente con voi! Non mancano le scene di comicità che fanno ridere pure i piccoli, come lo strappo dei pantaloni, ma che poi si rivelano un pretesto, come in questo caso, per scene di svolta nel film, profondamente emotive e ricche di significato su temi anche piuttosto adulti.

    E' proprio questa un'altra peculiare caratteristica di questo film: se anche alcune parti, come tutte quelle ambientate nell'antemondo, possono sembrare, per l'ambientazione, più adatte ai bambini, in realtà si parla costantemente di temi complessi in cui solo un adulto che ha vissuto l'amarezza della vita, il voler inseguire sogni che non sempre si avverano, l'essere martellati da ansie, può rispecchiarsi. Le stesse "anime perdute" io da bambina le avrei trovate una cosa inquietantissima da non dormire di notte per l'aspetto, adesso da "grande" mi mettono quasi paura per cosa rappresentano.

    E poi il finale, che non è un lieto fine e resta abbastanza aperto, è sicuramente qualcosa di diverso, qualcosa su cui più spesso punta la Pixar che non la Disney, e che comunque ho apprezzato molto. Insomma, me lo sono goduta!
     
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