Soul

di Pete Docter, Kemp Powers

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  1. ~alyps~
     
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    A questo proposito, mi sono accorta che nessuno di voi ha nominato 22: era il personaggio migliore!! Assolutamente adorabile nella sua testardaggine e impossibile non simpatizzare col suo sentirsi un fallimento!

    Hai ragione! Sì questa volta non ho analizzato nel dettaglio tutti i personaggi o le scene migliori, ma i miei complimenti generalizzati per il film possono essere sicuramente indirizzati più all'originalità del personaggio di 22, o all'interazione conflittuale e divertente con Joe, che non al protagonista stesso (per quanto ben caratterizzato e per quanto per carattere mi immedesimassi più in lui che in 22!).
    CITAZIONE
    E il tipo del cartello, che non può non essere menzionato XD

    Ovviamente! XD A me piaceva anche il Jerry contabile imbronciato e maniacale, lo trovavo adorabile! :roll:

    Articolo interessantissimo, che ho dovuto però leggere 2 volte per capire che tesi sostenesse e dove volesse andare a parare esattamente.
    Su alcune cose sono d'accordo, tipo queste
    CITAZIONE
    Pupazzi, modellini, giornaletti, cartoni animati: tutto ormai è pensato anche e soprattutto per chi ha dai trent’anni in su, reddito sufficiente, tempo libero, hobby. Se c’è una differenza (oltre al sistema pensionistico) tra baby boomers e quelli che sono venuti dopo è che i baby boomers sono stati i primi ad avere un’infanzia intesa come la intendiamo oggi e gli ultimi che un certo punto diventavano adulti senza voglia, tempo e modo di dedicarsi alle cose dei bambini.

    CITAZIONE
    Siamo alla fine del decennio dei supereroi al cinema, trasposizioni su grande schermo di personaggi inventati 50, 60, 70, 80 anni fa pensando agli spiccioli nelle tasche di bambini e ragazzini. Siamo nell’era del reboot e del revival, della citazione e della nostalgia, degli universi espansi e condivisi, architetture dell’immaginazione costruite per contenere l’ossessione per un passato nel quale la felicità era a portata di paghetta.

    È innegabile che Gen-X e Millenials hanno più possibilità rispetto alle generazioni precedenti di continuare ad essere bambini, possibilità che vengono ben colte da case di produzione come la Disney che fanno leva sull'effetto nostalgia e innescano anche un circolo vizioso.

    CITAZIONE
    Non che ci sia niente di male in adulti che parlano di cose da adulti con strumenti tradizionalmente intesi (anche, soprattutto) per i bambini. Tutto scorre, però, quindi c’è un che di inquietante nell’osservare adulti che non riescono a rinunciare alle forme e agli spazi dell’infanzia, agli usi e consumi della gioventù. E viene spontaneo solidarizzare con i ragazzini che vedono spesso i genitori occupare ogni spazio dell’immaginario collettivo, che sentono mamma e papà sproloquiare sulla superficialità di una gioventù ossessionata da TikTok e Twitch dall’alto dei loro simposi sulle somiglianze tra il Codice Jedi e la filosofia Sith, che sottolineano il cattivo gusto di certo abbigliamento da trapper ma non provano imbarazzo a mostrarsi in pubblico con la t-shirt dei Vendicatori.

    La mia posizione comunque è che non ci sia niente di male, ma neanche "un che di inquietante", salvo certi livelli patologici (come quello suggerito del genitore che rimpiange di dover usare i soldi per comprare un pupazzo per il figlio e non un'action figure per sé... oserei affermare, si vede che chi scrive non ha figli). Non riesco a trovare niente di male per un genitore l'essere affezionato a film, saghe e personaggi della sua infanzia e condividerli con i propri figli. E non è neanche vero, come afferma più tardi, che i figli si annoierebbero con gli idoli dei genitori. Lo dimostrano una serie di giocattoli e prodotti trasversali di grande successo, lo vedo quando vado a trovare i miei nipotini che vanno matti per Jurassic World, Toy Story, i Transformers, Cars e una lunghissima serie di prodotti di cui è fan il loro papà (anche se naturalmente più degli episodi più vecchi). Sotto questo punto di vista, devo ammettere che la Disney e altre case ci stanno vedendo giusto sul rinnovare certe saghe, il problema è quando (per la maggior parte) ciò viene fatto solo per puro interesse commerciale e senza ispirazione.

    CITAZIONE
    Che poi Soul sia parte della soluzione o del problema è da decidere, è attraversato da un’autocoscienza che potrebbe essere tanto risultato di analisi deduttive quanto una di quelle intuizioni improvvise che vengono quando una situazione è andata troppo oltre, quando un’epoca si avvicina alla fine.

    Io non attribuirei a Soul né l'essere il sintomo di un problema né costituire un monito alla Generazione x e ai Millenials "una verità che Soul cerca di sussurrarci all’orecchio accarezzandoci la testa: siete grandi, ormai" e parafrasando un altro pezzo dell'articolo "siete egoisti ed egocentrici come nessun’altra generazione prima, vi siete presi anche i giocattoli dei bambini". Non credo proprio che potesse essere neanche vagamente l'intento dietro la scelta di realizzare un cartone con temi adulti :D sono sicura che ci sia la volontà di cominciare a suggerire nelle nuove generazioni, tra una gag e l'altra, il fatto che l'avere un obiettivo fisso, un sogno da inseguire nella vita non sia tutto (visti i tempi che corrono) e il trasmettere in maniera poetica questo messaggio ai ventenni e agli adulti di adesso. La deduzione dell'autore dell'articolo si basa tra l'altro su un assunto che è che i film d'animazione siano prodotti per bambini prestati (egoisticamente) in questo caso agli adulti.

    CITAZIONE
    è il primo film d’animazione di un grande studio occidentale pensato esclusivamente per gli adulti.

    Menomale che ha aggiunto "di un grande studio occidentale" perché ero già pronta a controbattere :D
    È un'associazione, "Film d'animazione = film per bambini" che si fa più che altro con i prodotti Disney, che poi, l'autore parla di origini, ma non ne sono così sicura...
    Non so quanto Biancaneve, Bambi, Fantasia, Alice nel Paese delle Meraviglie e tanti altri film delle origini siano stati pensati soprattutto per bambini...
    Non tratterei Soul come la prima grande anomalia dai tempi della nascita dell'animazione. Ma bene che l'animazione nel 2020 grazie ad uno degli studi di produzione più famosi si svincoli dall'essere universalmente recepito come "per bambini"! Però è anche vero che la Pixar vuole rivolgersi a pubblici di tutte le età, quindi il fatto che si rivolga prevalentemente ad adulti e piaccia prevalentemente agli adulti è qualcosa di strano che nei fatti tradisce in un certo senso i suoi valori.

    Non sono neanche d'accordo sul fatto che la cultura pop "esiste perché esistono l’infanzia e l’adolescenza, la fanno i bambini e i ragazzini." Mi sembra un'affermazione un tantino azzardata, vale a dire che qualsiasi elemento della cultura pop è stato in origine un prodotto per bambini o adolescenti? Al massimo "un qualcosa di trasversale" "universale" che parla a più generazioni. E nemmeno (ma bisognerebbe aprire un discorso a parte) sono d'accordo sul fatto che l'insuccesso della seconda trilogia di Star Wars sia attribuibile ad una sorta di target sbagliato (i trentenni cresciuti con la prima e non i tredicenni dell'epoca o meglio i tredicenni che risiedevano ancora nei trentenni). Secondo me è un po' una forzatura pensare che i problemi della saga risiedano in questo e non in problemi di scrittura, visto il successo di numerose opere ben più complesse e articolate rivolte agli adulti (quelle che generano i "simposi sulle somiglianze tra il Codice Jedi e la filosofia Sith"), da fumetti a cartoni e videogiochi.

    Comunque articolo molto interessante, solleva tematiche per nulla scontate!

    Edited by ~alyps~ - 3/1/2021, 21:43
     
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14 replies since 26/12/2020, 10:56   239 views
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